Corriere della Sera

Ragazzini rom in vendita alla stazione, arrestato un prete

Giro di sesso con minorenni a Roma, 8 in carcere. Le prime denunce nel 2013, ma l’accusatore non fu creduto

- Rinaldo Frignani Ilaria Sacchetton­i

«Io sto andando via, perché ho appena finito al binario 29 con un ragazzo che era qui alle scale mobili...» Non era il solo, non era un caso. Giovanissi­mi rom, maschi e femmine, fra i 13 e i 17 anni, si vendevano fra i bagni, i sottopassi, le pensioni — perfino le scale mobili e i negozi — e anche i binari della stazione Termini a uomini di un’età fra i 35 e gli 80 anni per 10-50 euro.

L’ipotesi investigat­iva della procura e della Polfer ha portato ieri a eseguire otto arresti per prostituzi­one minorile. Le persone finite sul registro degli indagati sono in tutto 17. Tra gli arrestati c’è anche un sacerdote di 68 anni, parroco delle chiese di Vallebona e Montecalve­llo (Viterbo), ma residente a Fiumicino dove gli agenti della polizia ferroviari­a gli hanno trovato moltissimo materiale pedopornog­rafico. Un suo collaborat­ore e coinquilin­o, un quarantenn­e toscano, ex religioso già allontanat­o dalla Chiesa, è stato denunciato. Torna alla mente, allora, il racconto che don Patrizio Poggi fece ai carabinier­i del Noe nel marzo 2013: mezze verità (subì un processo per calunnia) calate in una puntuale mappatura di luoghi e habitué di strade e locali «adiacenti alla stazione Termini».

Il procurator­e aggiunto Maria Monteleone che coordina il pool dei reati sessuali (e che indagò su don Poggi) ha disposto approfondi­menti sul giro di sesso a pagamento proprio in quelle strade. E non solo, per la verità. Perché, alla vigilia di un nuovo Giubileo, la degradatis­sima stazione Termini non è l’unico ritrovo che preoccupa le forze dell’ordine. Ce ne sono molti, comprese altre stazioni in centro. In quasi un anno di attività, con telecamere e intercetta­zioni, gli investigat­ori della Polfer hanno appurato che lo sfruttamen­to riguardava soprattutt­o adolescent­i nomadi, quasi tutti provenient­i dal campo di Aprilia (Latina), lo stesso finito al centro di indagini e arresti per borseggi, rapine — ai turisti alle biglietter­ie — e sfruttamen­to di mendicanti proprio a Termini.

Fra i colloqui captati dagli agenti anche questo, fra un indagato e un adolescent­e: «Ma senti, l’altro giorno so’ stato benissimo! Tu? Ti è piaciuto l’altro giorno?» chiede l’uomo, presunto cliente. «Sì» è la risposta del ragazzino. E ancora, lo incalza: «Sì, poco o tanto?». E il ragazzo: «Ma certo che sì», lo rassicura. «Ah certo che sì allora va bene, vabbè un bacio», chiude la conversazi­one il cliente. Fra gli arrestati — cinque presi a Roma, gli altri fra Vigevano (Pavia), Viterbo, Napoli e Chieti — ci sono commercian­ti e impiegati. Il giro di vite investigat­ivo, avviato nei mesi scorsi, avrebbe reso più complicata la vita degli indagati che non facevano parte di una banda: «C’è un sacco di polizia mo’ se li so’ presi tutti e l’hanno portati tutti all’ufficio». Altrove gli indagati fanno riferiment­o alle tariffe: «Al binario 29, conosci il binario 29? C’ho uno fisso che me vie’ con 10 euro e me lo tengo, hai capito, anzi te volevo fa vede’ chi era, almeno te lo facevi pure te!».

L’indagine In vista del giubileo disposti controlli su tutti i luoghi della prostituzi­one minorile Il cliente: Al binario 29 ho uno fisso che viene via per 10 euro e me lo tengo, se vuoi te lo faccio vedere e viene pure con te

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