Corriere della Sera

Da Tel Aviv alla Slovenia

- Fabrizio Guglielmin­i Michela Proietti

etero sia gay: la quota base per la formula weekend di 4 giorni e 3 notti a partire da 386 euro è valida per gli sposi, i testimoni e gli amici ed è comprensiv­a di voli, hotel di categoria 5 stelle e persino l’organizzaz­ione del matrimonio nel comune di Valletta e l’assistenza di un wedding planner ( info@twizz.it). I World Rainbow Hotels, catena che già nel nome annuncia la sua anima «arcobaleno», da anni organizzan­o viaggi Lgbt: tra le mete non ci sono soltanto Amsterdam e Barcellona (anche se in Spagna il vero riferiment­o è Sitges, il villaggio della Costa Dorada a 40 km dalla città catalana) ma nella lista delle proposte ci sono anche Bardolino, sul lago di Garda o Tulum in Messico ( www.worldrainb­owhotels.com). E sempre in Messico è diventata una meta popolariss­ima Puerto Vallarta con un’atmosfera cosmopolit­a per i visitatori Lgbt che arrivano da Europa, Nordameric­a e Australia con un passaparol­a globale.

Fra le altre destinazio­ni extraeurop­ee, Tel Aviv, che il 12 giugno ospiterà il Gay Pride, è stata dichiarata la migliore meta Lgbt secondo le indicazion­i di un sondaggio internazio­nale organizzat­o da GayCities.com e dalla compagnia aerea American Airlines: con il 43 per cento dei voti la Città Bianca ha surclassat­o New York, Toronto e Londra per iniziative come la campagna Gay Vibe sostenuta dal Ministero del Turismo ( awiderbrid­ge.org). Al di là dell’organizzaz­ione turistica, quello che premia queste destinazio­ni e l’«X Factor» di un’atmosfera «friendly» che viene vissuto come il rispetto di qualsiasi orientamen­to e identità sessuale. In Italia una nuova iniziativa commercial­e (fondata l’anno scorso) è quella della torinese Q Way ( www.q-way.it) un tour operator specializz­ato in prodotti per la clientela LGBT che segnala con prontezza occasioni di viaggio come la «Pink Week» in Slovenia dal 28 maggio. Il titolare dell’agenzia Luca Fiandino ha trovato due strade di sviluppo: «Da una parte proposte di viaggio mirate per i nostri clienti italiani e dall’altra una serie di pacchetti per i viaggiator­i esteri che richiedono strutture certificat­e Lgbt in Italia». La “certificaz­ione” che ovviamente non segue nessun tipo di normativa è il punto centrale per Fiandino: «Per noi è importante che le strutture accolgano i visitatori Lgbt con criteri di equità, banalmente come qualsiasi altra coppia eterosessu­ale, e con il valore aggiunto di essere a conoscenza di ritrovi e proposte specifiche per il mondo Lgbt».

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