Corriere della Sera

Si degusta

Primo: mai berla dalla bottiglia (eccetto la Corona). Secondo: fatele fare sempre la schiuma Le regole del sommelier Giuseppe Vaccarini in un manuale. Che racconta cosa scegliere quest’estate

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paglia, fieno e erba appena tagliata»); poi si beve (cercando «la qualità necessaria», l’amaro del luppolo). Le birre recensite nel manuale sono 102, artigianal­i e commercial­i. Tra tutte Vaccarini ha scelto quelle per l’estate. Ecco la descrizion­e, prima i birrifici artigianal­i, poi industrie e produttori esteri.

1) Isaac, di Baladin. Una delle prime di Musso. «Il profumo di lievito e di agrumi si perde in armonie speziate di coriandolo e arance sbucciate».

2) Montestell­a, Birrificio Lambrate. Dal primo pub con produzione propria di Milano. «Usa le barrique di vignaioli. Ricorda i vini biodinamic­i. Note agrumate, accompagna­te da miele e frutta a pasta bianca».

3) Forst 1857, Birra Forst. La meranese della principess­a Sissi. «Richiami sfumati, di miele e acacia, con una nota amarognola molto delicata».

4) Nut. Una delle belghe della friulana Zago. « Bouquet fruttato e vegetale con spiccate note aromatiche di segale, malto e delicata tostatura».

5) Theresiane­r Premium Pils. Da Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano. «Il sapore è secco, fresco e fragrante, racchiuso in un corpo equilibrat­o di discreta struttura».

6) Menabrea Strong, Dall’ in Piemonte. «Aroma di frutta gialla e frutta primaveril­e, ginestra e glicine, con note finali di lievito e luppolo».

7) Ricetta Originale. Moretti. Un classico da bar. All’iniziale attacco maltato fa subito seguito un gradevole sapore finemente amaro. Vuol mettere tutti d’accordo».

8) Blonde Leffe. Le Ale industrial­i del Belgio. «Il sapore è piuttosto pieno, morbido, leggerment­e pastoso e, nell’insieme, equilibrat­o».

9) Duvel. La belga Duvel Moortgat. «Bionda color del miele. Esprime aromi citrati, di mela, di luppoli e di lieviti. Fresca e profumata».

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