Corriere della Sera

Soundbar,

Semplici da installare e non troppo costose: vi sembrerà di essere al cinema

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Se pensiamo al cinema la prima cosa che ci rimane impressa è l’audio. Il maxischerm­o non ci colpisce più, vedere la pellicola in grande formato è scontato, e spesso è l’impianto sonoro a rimanere ben impresso nella mente. I bassi profondi e corposi, le voci nette e nitide e il suono direzional­e ammaliano i sensi ben più dell’immagine. Eppure una volta a casa ci sediamo di fronte a televisori enormi dalle casse piccole e sottodimen­sionate. Una volta c’era una scusa a questa disparità di genere tecnologic­a: gli impianti audio erano molto costosi, difficili da installare e invasivi.

Avere sei o otto casse che circondano il salotto per molti è un’invasione inaccettab­ile e se la casa non è nuova cablare tutte i diffusori dà vita a una ragnatela senza via di uscita. Così alla fine si finisce col vedere un film praticamen­te senza effetti sonori, con l’audio piatto e tutto o HDMI al televisore, attaccare la spina e il gioco è fatto. Il TV a questo punto diventerà il centro di smistament­o del suono e tutte le periferich­e collegate, dalla console per videogioch­i al lettore Blu-Ray passando per il decoder digitale terrestre o satellitar­e, utilizzera­nno la barra per diffondere il suono nella stanza.

Anche il posizionam­ento è dei più semplici: a seconda dei modelli possiamo poggiarle sul mobile della TV, installarl­e a parete o, nel caso delle cosiddette soundplate o soundbase metterle sotto al televisore. Insomma, queste barre sonore sono il trionfo del cinema al tempo del monolocale. Anche il prezzo poi è dalla loro. Con meno di 300 euro possiamo portarci a casa un prodotto interessan­te come il Yamaha YSP-1400 che offre otto diffusori in linea disposti al centro della barra e due subwoofer collocati ai lati, dentro ai piedini di appoggio. Una bella comodità visto che la maggior parte delle barre hanno bisogno di un subwoofer esterno per arricchire i bassi e donargli la giusta intensità.

Una diversa filosofia è alla base della Sonos Playbar (699 euro) che unisce una barra sonora a un impianto multi room. Grazie alla connession­e Wi-Fi, la barra può essere connessa senza fili ad altre casse per formare un reale 5.1 o collegata ad altri diffusori posti in altre stanze della casa. Grazie a un’app possiamo smistare il suono in tutto il sistema per riprodurre iTunes in cucina,

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