Fiat Chrysler paga il premio legato ai risultati
A maggio la prima tranche: 82 euro in media. Negoziato sulla rappresentanza. Renzi il 28 a Melfi con Marchionne
Un «gettone» di 82 euro (in media) questo maggio: è il primo punto dell’accordo sul premio di redditività firmato ieri da Fiat Chrysler Automobiles (Italia) e dai sindacati, Fiom esclusa. Negli stessi giorni in cui ai lavoratori sarà recapitato il cedolino maggiorato, il presidente del consiglio Matteo Renzi visiterà lo stabilimento Fca di Melfi. Ad accoglierlo — giovedì 28 maggio — sarà l’amministratore delegato Sergio Marchionne.
La prima tranche di maggio varierà a seconda dell’«area professionale» di appartenenche za del lavoratore (77, 82,5 o 101,25 euro). La stessa cifra è prevista a luglio, ottobre e gennaio di ciascun anno del contratto. Per un totale medio di 330 euro in 12 mesi, per quattro anni, legati alla redditività aziendale e destinati anche a chi è in cassa integrazione. Per Fca l’intesa prevede «la progressiva messa in soffitta del vecchio inquadramento anni ‘70». È atteso poi entro giugno un modello analogo anche per i lavoratori di Cnh Industrial, Marelli, Teksid e Comau.
Ancora una volta l’intesa è stata raggiunta senza la Fiom, aveva appena inviato a Fca e Cnh la sua «proposta di negoziazione», chiedendo «un unico tavolo». Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, l’esclusione della Fiom «è un vulnus alle regole dell’unità sindacale e al testo dell’accordo sulla rappresentanza. Si può discutere sulle modalità con cui si sta al tavolo di trattativa ma se esiste un accordo ad escludendum il primo vulnus è quello».
È poi stato definito un premio legato all’efficienza di stabilimento: previsto a gennaio e variabile tra 1.100 e 1.580 euro l’anno. Il totale degli importi quadriennali dei diversi premi è di circa 10 mila euro, incluse le eventuali ulteriori maggiorazioni per il superamento degli obiettivi produttivi.
Tra i punti ancora da discutere al tavolo tra azienda e sindacati (quindi ad oggi non approvati) sembra esserci la possibilità di costituire un consiglio delle Rsa come unico organo titolato a trattare con l’impresa e a iniziare in casi estremi le procedure di conciliazione prima dell’eventuale dichiarazione di sciopero.