Cameron rilancia il referendum e l’assalto all’Ue
David Cameron promette «molto rumore» e «negoziati tra alti e bassi» con l’Unione europea. Il premier britannico, inoltre, conferma la convocazione di un referendum pro o contro l’Europa da celebrarsi «alla fine del 2017». Negli ultimi sei mesi di quell’anno, dunque, il governo del Regno Unito avrà la presidenza a rotazione del club Ue, proprio mentre starà chiedendo ai suoi cittadini se intende restarci oppure no. Non è il solo paradosso. Ieri, a margine del vertice di Riga sul partenariato orientale, Cameron ha travolto ogni regola diplomatica, andando fuori tema e cercando comunque di monopolizzare l’attenzione sul suo dossier. La prossima settimana comincerà un tour di esplorazione incontrando il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Al momento le richieste di Londra sembrano difficilmente compatibili con i principi fondanti dell’Unione. Una su tutte: la restrizione della libertà di movimento per i cittadini europei, che Cameron definisce «migranti» quando si trasferiscono a Londra in cerca di lavoro, attirati anche dai sussidi. Bisognerà anche capire se ha davvero intenzione di chiedere il cambiamento del Trattato di Lisbona. Merkel ha già fatto sapere che, caso mai, le norme andrebbero modificate per rafforzare l’integrazione, non per affievolirla. Ma la sortita di Cameron è stata accolta con perplessità anche dalla Danimarca, Paese fuori dall’euro e da qualsiasi prospettiva di federalismo europeo. Il ministro degli Esteri Martin Lidegaard, esponente del partito socialista liberale, commenta così: «Dipende da che cosa vuole la Gran Bretagna. Possiamo discutere su alcuni temi, ma proprio non mi pare realistico pensare di poter mettere mano ai trattati». La giornata di ieri ha chiarito che la campagna di Cameron sarà aggressiva. Il premier ha sempre detto che la Gran Bretagna può restare solo se l’Ue diventa meno vincolante. Ma in larghissima parte i Capi di Stato e di governo riuniti a Riga hanno respinto il primo assalto.