Così lo sguardo diventa più «fresco»
Il ritorno di uno strumento quasi dimenticato. Le regole dell’esperta per usarlo al meglio
Non si può definire bello ma utile sì. Un accessorio, il piegaciglia, tornato protagonista. «È nato negli Anni 20 — spiega Donatella Ferrari, national face designer Giorgio Armani — periodo in cui lo sguardo era considerato elemento di seduzione. Oggi, viene utilizzato sempre di più nel maquillage quotidiano, non solo dai make-up artist, perché la tendenza è quella di sfoggiare ciglia curve e folte».
I primi veri piegaciglia si chiamavano «kurlash», dal nome dell’azienda che li produceva. Non erano pratici: poco precisi, con le estremità che dovevano essere sempre riscaldate. Ma piaceva molto l’effetto che riuscivano a dare. Negli Anni 40 ci sono state le prime evoluzioni: oggetti un po’ più ergonomici e, all’estremità, un particolare tipo di gomma per catturare e curvare meglio le ciglia.
«Come tutte le novità — racconta Ferrari — all’inizio le donne sembravano non poterne farne a meno. Poi è stato dimenticato. Non, però, dai make- up artist che l’hanno sempre considerato un accessorio importante. È utile per dare forma ma soprattutto indispensabile a chi non ha più una palpebra giovane: aprendo lo sguardo l’occhio acquista un aspetto più fresco».
Importante è utilizzarlo bene. pari». Le più audaci, da un po’, si appassionano a un nuovo modello di skate-board in vetroresina che risale agli anni Ottanta. Reintrodotto da una casa australiana e subito copiato, il «penny» piace alle teenager (ma anche alle 20-30enni) «per l’incredibile capacità di aggregare i principianti», rivela Angelo Zambito, titolare di Action Now a Sandigliano (Biella), distributore per l’Italia. I primi a fiutarne le potenzialità — tratti distintivi, le ruote grandi e le grafiche accattivanti — sono stati, non a caso, i cacciatori di tendenze. Ed ecco che, dal liceo all’università, si moltiplicano i penny riders, che a motorini e minicar preferiscono lo skate plasticoso dal sapore pop. Arriva invece dalla California il «curver», con carrello flottante per «surfare» l’asfalto come le onde dell’oceano. Consiglia Ferrari: «Deve essere impiegato soltanto su ciglia pulite e asciutte e mai dopo aver applicato il mascara per evitare di indebolirle e, anche, macchiare la palpebra. Il nuovo piegaciglia è leggero, si adatta alla forma dell’occhio. Basta appoggiarlo alla radice delle ciglia e effettuare una leggera pressione, non serve ripetere il gesto. È il complemento del mascara, soprattutto di quelli con formule hi-tech come Armani Black Ecstasy dove sono impiegati particolari polimeri perché aiuta ad avere un effetto non soltanto ciglia curve, ma anche lunghe e ridensificate».