Raccontare i menu è uno strumento per richiamare il mondo degli affetti
addirittura «la cosa più importante che facciamo nella nostra vita» per un avvocato eccellente a Londra come la scrittrice palermitana Simonetta Agnello Hornby. Però ammette: «Da piccola era una cosa di fimmine, a cui magari mio padre partecipava preparando la pasta con il sugo di maiale, ma succedeva per il grande rispetto che c’era a quei tempi nei confronti del cibo, superiore a quello per le mogli». Ai suoi due figli maschi ha insegnato a cucinare a 10 anni: «Forse è per questo che le mie nuore non lo fanno: per loro è un dovere». Non gioia, piacere, espressione di talento. Eccola, la rivoluzione in cucina.