Corriere della Sera

Di nuovo preda Il grande affare dei private equity

- Di Mario Gerevini

Tramortita da anni di saccheggio della cassa e speculazio­ni selvagge, Seat Pagine Gialle si era appena rimessa in piedi e aveva cominciato a camminare con le proprie gambe. Convalesce­nte ma risanata. E ora di nuovo preda. Era scritto, previsto. Mancavano solo data e nome dell’acquirente. Era previsto per la natura stessa dei soci che si sono trovati a controllar­e l’azienda dopo la conversion­e dei bond in capitale: GodenTree e Avenue, fondi speculativ­i pronti a cogliere la prima occasione per realizzare un capital gain. L’occasione si è concretizz­ata un mese dopo l’assemblea che ha approvato il bilancio e la chiusura formale della procedura di concordato. Fusione con Italianoli­ne, un’operazione che renderà il nuovo gruppo leader assoluto nella pubblicità digitale e dei servizi internet per piccole e medie imprese. E così sembrano combinarsi l’utile speculativ­o dei fondi e l’utile industrial­e dell’azienda. Però c’è una nota stonata. In Borsa il titolo è crollato di quasi il 15% a 0,004 euro, avvicinand­osi al prezzo (0,0039) dell’Opa obbligator­ia che Italiaonli­ne dovrà lanciare. È come dire che il mercato prezzava Seat molto più di quanto Italiaonli­ne la paghi.

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