Corriere della Sera

Exor, la battaglia per PartnerRe si sposta in assemblea

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Nuovo capitolo della battaglia ingaggiata da Exor per la conquista di PartnerRe, promessa sposa ad Axis Capital. All’ultimatum lanciato dalla holding guidata da John Elkann il gruppo americano ha replicato ieri che giudica «inaccettab­ile» la proposta di 137,5 dollari per azione (pari a un’offerta da 6,8 miliardi di dollari) e prosegue sul percorso tracciato della fusione con il concorrent­e Axis, chiedendo ai soci di votare quest’ultima offerta. Il confronto, salvo altre sorprese, a questo punto si sposta in assemblea, ancora da convocare ed Exor, oltre a chiedere al board di «convocare senza indugio» l’assise, si dice «fiduciosa» che l’offerta di 137,5 dollari per azione in contanti su PartnerRe «riuscirà alla fine a prevalere, poiché offre valore superiore». In assemblea Exor farà pesare il pacchetto (9,9% del capitale), rastrellat­o nelle ultime settimane, che lo ha fatto diventare primo azionista di PartnerRe.

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