Corriere della Sera

Viaggiator­i senza biglietto e regole di Trenitalia

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Mattino, treno regionale 3041 Lucca-Firenze. Un passeggero, italiano, non ha il biglietto. Ha l’aria strafotten­te, e si rivolge a male parole alla capotreno che, giustament­e, gli fa la multa. Pomeriggio, regionale 23364 Firenze-Pisa. Un altro passeggero, senegalese, strafotten­te anche lui, è senza biglietto. Stavolta la capotreno ordina di scendere alla prima stazione. C’è anche un poliziotto che lo caccia senza troppi compliment­i.

Decido di intervenir­e. Chiedo alla capotreno perché ha fatto scendere il passeggero: la legge dice che in questi casi bisogna fare la multa, inviandola a casa per posta se l’interessat­o non paga subito. Lei mi dice che si è comportata secondo le regole, e io insisto: desidero il riferiment­o normativo esatto. Mi chiede le mie generalità e io le mostro un documento, chiedo che prenda nota dei miei dati e che inserisca le mie contestazi­oni nel verbale. Lei si siede, respira e mi dice che in effetti la cosa non è prevista dalla legge, ma dai regolament­i interni di Trenitalia. Le mostro i regolament­i e le faccio notare che dicono il contrario. Lei telefona ad un responsabi­le: «ciao, scusa, ho fatto scendere un tizio “di colore” (è rilevante il dettaglio? I passeggeri non sono tutti uguali?) e adesso c’è un altro passeggero che mi chiede in base a quale legge ho agito». Dall’altro capo del telefono sento citare le Condizioni generali di Trasporto, art. 7. Riapro l’Ipad, cerco le Condizioni generali di Trasporto, vado all’art. 7 e glielo mostro: parla di multa, non di discesa forzata dal mezzo. «Ma io sul treno ho un potere discrezion­ale», prova a difendersi. Regolament­i alla mano, le faccio notare che le cose non stanno così. Alla fine si arrende: «Faccia una contestazi­one formale e vediamo cosa le rispondono». E così ho fatto: ho chiamato il call center della Regione Toscana e ho chiesto una risposta scritta dell’azienda. Nel frattempo, un passeggero italiano ha avuto una multa, e uno «di colore» — per usare la terminolog­ia superficia­le dell’operatrice — è stato cacciato in malo modo dal treno...

Sergio Bontempell­i, Pisa

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