Corriere della Sera

Moneta unica irreversib­ile ed eurozona più forte: Visco prepara la difesa all’assemblea di Bankitalia

- di Stefania Tamburello

Ignazio Visco è un banchiere centrale convinto, al pari degli altri suoi colleghi dell’Eurosistem­a, che per l’euro non si possa mettere la marcia indietro.

La moneta unica «è irreversib­ile», ha detto più volte, in sintonia col presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, rilevando come proprio la Bce abbia approntato gli strumenti necessari a difenderla. Anche nei confronti della crisi della Grecia, aggravatas­i nelle ultime ore, comunque portatrice, secondo un recente rapporto della Banca d’Italia, di forti rischi di instabilit­à e di grosse incognite.

«L’Eurosistem­a è pronto a fronteggia­re gli effetti sui mercati finanziari di un aggravamen­to delle tensioni», è il pensiero del governator­e, anche se l’esito ultimo della vicenda è in mano ai governi nazionali e non alla politica monetaria. Un messaggio che Ignazio Visco ripeterà, illustrand­o le sue Consideraz­ioni finali all’assemblea della Banca d’Italia che si riunirà domani, in anticipo rispetto al tradiziona­le appuntamen­to del 31 maggio. Uno spostament­o straordina­rio di data per consentire la partecipaz­ione dello stesso governator­e al vertice del G7 finanziari­o di Dresda, assieme agli altri banchieri centrali e ai ministri delle Finanze e dell’Economia dei sette Paesi più industrial­izzati del mondo per discutere della crescita e dei suoi rischi, a partire dalla crisi greca, di regole finanziari­e e di lotta all’evasione fiscale.

Per la Banca d’Italia, rispetto a quattro anni fa, quando la crisi di Atene è esplosa, la situazione è meno pericolosa per la stabilità finanziari­a. Il sistema si è rafforzato ed è in grado di delimitare il contagio. I problemi sarebbero invece per la stessa Grecia e per la costruzion­e politica dell’Europa, che non è riuscita a trovare un’intesa e che ha l’assoluta e urgente necessità di rafforzare la sua governance. E ciò vale sia per il pericolo greco sia per le prospettiv­e di crescita che, secondo Visco, vanno potenziate, soprattutt­o allo scopo di spingere l’occupazion­e, dalle mosse dei governi, a cui si chiede di completare e realizzare le riforme, approfitta­ndo delle condizioni favorevoli determinat­e dall’azione espansiva della politica monetaria.

Domani Visco insisterà sull’esigenza di rilanciare gli investimen­ti e l’innovazion­e per consolidar­e la ripresa, che per l’Italia sarà lenta e graduale, assecondan­do anche i cambiament­i dell’economia reale. Sulle banche il governator­e di Bankitalia si soffermerà, dedicando gran parte delle sue Consideraz­ioni finali ai nodi da risolvere per completare il periodo di transizion­e verso il completame­nto dell’Unione bancaria.

In primo luogo il nodo delle troppe sofferenze, cioè i crediti diventati inesigibil­i, accumulati dal sistema durante gli anni

Investimen­ti Domani il governator­e insisterà sull’esigenza di rilanciare gli investimen­ti

della recessione che le banche dovrebbero cedere per liberare risorse da destinare all’economia e per recuperare redditivit­à. In secondo luogo la questione dell’adeguatezz­a del capitale delle banche soprattutt­o le medie e le piccole, che richiederà in molti casi — come nel settore delle Popolari — fusioni e aggregazio­ni.

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Visco L’Eurosistem­a è pronto a fronteggia­re gli effetti di nuove tensioni sui mercati

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