Corriere della Sera

Dybala, atipico con senso del gioco La Juve si è assicurata il nuovo Tevez

- di Mario Sconcerti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non credo che Dybala sia stato pagato quasi 40 milioni. Mi sembrano troppi. Né credo che Milan e Inter abbiano offerto al Palermo la stessa cifra della Juventus. Non ci sono sintomi che in questo momento le due milanesi potessero disporre di una somma del genere. Dirlo è stata una gentilezza di Zamparini a due aziende che restano grandi clienti. La domanda è comunque un’altra: Dybala è o no un grande attaccante? Ha segnato 11 reti tra ottobre e febbraio più un gol alla prima giornata; non segna su azione ormai da 13 gare. È un centravant­i atipico, ama partire da lontano. Nella Juve avrà meno spazi che nel Palermo perché le difese lo aspetteran­no. Infatti non andò benissimo un anno fa in B dove il Palermo era la Juve. Secondo me è un Tevez che deve irrobustir­si, quindi girerà ancora un po’ nel vago, ma ha un senso del gioco forse superiore. Per capire di cosa stiamo parlando è utile fare dei confronti. Ventuno anni sono pochi per un attaccante, alla sua età Totti aveva segnato 5 reti in stagione, Baggio 6 e Del Piero 6. Ne aveva fatti 13 Inzaghi nel Verona, ma era un centravant­i da area piccola. Qui siamo davanti quasi a un numero dieci. Come centravant­i meglio Icardi, uno che ha numeri inesplorat­i davanti. Per la facilità con cui segna potrebbe anche fare quaranta gol in una stagione. Se la Juve acquista Dybala, non tocca all’Inter vendere Icardi. Non avrebbe un senso tecnico. La perfezione sarebbe avere Dybala e Icardi insieme. L’Argentina li ha ma non li usa, le avanzerebb­ero in quel caso Tevez, Aguero e Higuain. Troppo. Sarebbe invece Ancelotti una splendida base per il Milan da cui ripartire. Non avrebbe bisogno di moltissimo. Dietro la Juve non c’è sostanza. Ma il Milan è adesso una barca confusa, non sai dove stia la realtà e dove l’illusione.

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