Corriere della Sera

Berlusconi attacca: se vinco in 4 Regioni governo a casa

In Umbria: speriamo di poterci ubriacare lunedì

- DALLA NOSTRA INVIATA Virginia Piccolillo

«L’euro? È un’idea giusta, ma gestita male. Una limitazion­e pazzesca. Ho le idee molto chiare su questo. Ma le dirò più avanti. Se no mi vengono tutti addosso». È un Silvio Berlusconi in chiave Podemos quello che, ieri, è arrivato ad Assisi. Mentre le agenzie rilanciava­no le sue dichiarazi­oni al Giornale dell’Umbria: «Il ritorno alla lira è un falso problema, ma sarà inevitabil­e se l’Europa continua ad agire cosi». Malgrado qualcosa, dice, stia cambiando grazie a Mario Draghi che da solo non può fare miracoli».

Ma ad Assisi Berlusconi parla d’altro. A parte il miracolo contro Matteo Renzi premier che ha chiesto a San Francesco: «Nel 2000 D’Alema, instaurato a Palazzo Chigi, fu costretto a sloggiare. Fa’ santo caro, che il miracolo si ripeta. Perché se vinceremo in Veneto, in Campania, in Liguria e in Umbria, non saremo noi, ma i suoi amici del Pd a mandarlo a casa».

È lui per Berlusconi il vero competitor. Ieri gli ha sferrato l’ultimo attacco, dando l’assalto all’Umbria: «Regione rossa da almeno 50 anni. Motivo per cambiare, perché scopa nuova scopa bene. E non è un ricordo del bunga bunga», ha scherzato nel Teatro Lyrick, galvanizza­ndo la platea. E mettendo a repentagli­o la riconferma della Ad Assisi Silvio Berlusconi tra la deputata di FI Catia Polidori e il candidato alla Regione Umbria Claudio Ricci presidente pd uscente, Catiuscia Marini, già vacillante, di fronte all’avanzata di Claudio Ricci, candidato berlusconi­ano del tutto anomalo: ieratico nell’incedere, quasi funereo nel vestire, ironico nell’ammetterlo. Tanto da sorridere del soprannome «zio Fester» e da autoparago­narsi a Yoda di Star Wars, dichiarand­o ironico: «Servono orecchie lunghe per ascoltar la gente » . Lui l’ha ascoltata: ha reso Assisi comune a Irpef zero, niente tassa di soggiorno per i 6 milioni di visitatori l’anno. E promette di ascoltarla sempre di più, al comizio ha scandito il suo numero di cellulare. Prima di illustrare il suo programma che va dal taglio del 10 per cento degli sprechi nei primi tre anni, fino a portare a Perugia l’alta velocità. Ma la sua peculiarit­à è un’altra: tenere assieme, nelle sue 6 liste d’appoggio, da Matteo Salvini all’Udc. «Ricci è riuscito a mettere insieme tutti. Non capita spesso in questo centrodest­ra disastrato. E anche qui la sinistra comincia ad aver paura di perdere», spiegava ieri affacciato su Assisi da un parapetto dell’Hotel Giotto: «Che meraviglia: sembra la Svizzera».

Lo ha ripetuto in apertura del comizio, organizzat­o dalla deputata Catia Polidori, prima dell’auspicio: «Speriamo di poterci ubriacare lunedì sera e per tutta la giornata di martedì».

Poi la risposta al premier che in mattinata lo aveva accusato di aver governato per vent’anni lasciando solo macerie. «Non è vero. Ho fatto 36 riforme. L’Alta velocita Milano-Napoli l’ho voluta io. Ho dimezzato gli incidenti stradali. Fermato l’immigrazio­ne dall’Albania e, completame­nte, dall’Africa. Unica colpa? Mai riuscito a convincere il 51 per cento degli italiani a darci fiducia. Andate a casa e convincete­li, uno ad uno, ad andare a votare. E se vinceremo lunedì sarò di nuovo qui con lo champagne».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy