Sesso con una 13enne Ispettore di polizia in carcere per abusi
Avrebbe abusato per mesi della figlia 13enne della sua compagna, filmando con la telecamera i rapporti sessuali che si sarebbero consumati nella cameretta tra i peluche e libri di scuola della ragazzina. Con l’accusa di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico i carabinieri di Torino hanno arrestato un ispettore di polizia con incarichi amministrativi nel commissariato San Paolo, uno dei presidi di polizia più importanti della città. L’uomo, C.T. di 57 anni, si trova recluso nel carcere di Verbania dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Francesca Christillin a conclusione di una lunga e delicata indagine coordinata dal sostituto procuratore Barbara Badellino e alla quale hanno collaborato anche gli investigatori della squadra Mobile. L’antefatto alcuni mesi fa, quando l’ispettore conobbe una donna (madre della vittima) nella chat di un noto portale di incontri. «Ci siamo frequentati — ha poi dichiarato la donna ai carabinieri — e lui era diventato uno di casa». Il poliziotto si presentava nell’appartamento dove viveva la donna con sua figlia sempre più di frequente, ma solo quando era certo di trovare la ragazzina da sola. «Tutto ciò che ho fatto — ha detto l’uomo —, l’ho fatto perché lei era consenziente». Una giustificazione debole che non ha convinto il giudice che ne ha disposto l’arresto. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la donna: «Mia figlia era molto cambiata, aveva qualcosa dentro che non riusciva ad esprimere». Ma alla fine, tra pianti e sofferenze, ce l’ha fatta. Non ha potuto negare di fronte ad alcuni sms che l’uomo le aveva inviato e ai quali lei aveva risposto. Per trovare le prove della violenza, i carabinieri non sono andati lontano, è bastato perquisire l’appartamento dell’uomo per ottenere prove granitiche di colpevolezza: decine di video girati con una telecamera amatoriale e fotografie scattate con il telefonino che ritraevano i due durante i rapporti sessuali.