Quirinale, porte aperte tutti i giorni
Visite guidate per il pubblico tra stanze imperiali e giardini. Il 2 giugno l’annuncio di Mattarella
Sarà il capo dello Stato, Sergio Mattarella ad annunciare personalmente agli italiani martedì 2 giugno, Festa della Repubblica, le nuove modalità di accesso al pubblico del palazzo del Quirinale. La sede della Presidenza della Repubblica diventa di fatto un nuovo, straordinario museo pubblico, aperto tutti i giorni. Naturalmente (i dettagli sono in via di definizione) le procedure saranno diverse dalle altre collezioni d’arte italiane. Quasi certamente si procederà col sistema delle prenotazioni (in particolare per i gruppi) e poi i visitatori verranno raggruppati per seguire apposite visite guidate. La vastità del palazzo, la delicatezza di tanti ambienti, le esigenze di sicurezza (molto pressanti, in questo periodo) rendono impossibile la prospettiva di circolare liberamente tra saloni e corridoi.
L’organizzazione dovrà insomma far coabitare due esigenze. Il forte desiderio personale del presidente della Repubblica di fare sempre di più del Quirinale la «casa degli italiani», secondo la fortunata definizione di Carlo Azeglio Ciampi (Mattarella lo aveva annunciato il 16 febbraio scorso parlando nel salone dei Corazzieri: Porte aperte Il Salone dei Corazzieri
sarà una delle stanze aperte al pubblico all’interno del Quirinale «Ho disposto che il Quirinale sia, entro breve tempo, aperto alle visite tutti i giorni, ho anche chiesto di aprire il percorso delle visite ad altri ambienti del palazzo e di utilizzare nuovi spazi per le attività espositive permanenti o temporanee. Ho chiesto che gli uffici si ritirino».) E, in parallelo, c’è l’attuale ruolo degli spazi del Quirinale: il compito di rappresentanza istituzionale (le visite ufficiali, il lavoro quotidiano del capo dello Stato), l’attività degli uffici. Basti pensare a un dettaglio tecnico: l’ingresso alle sale dovrà per forza avvenire dal Cortile interno, lo stesso che viene usato per gli onori militari e l’esecuzione degli inni nazionali quando arriva un capo di Stato o di governo. Seguendo il calendario stabilito dal cerimoniale del Quirinale, non potranno esserci sovrapposizioni.