Corriere della Sera

L’accelerazi­one di Renzi sulle unioni civili: al voto entro settembre

Il premier spinge sul modello tedesco: il testo può passare

- Al. Ar

Il tono è assertivo, forse come mai prima d’ora. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi risponde a una domanda sulle unioni civili per gli omosessual­i e non esita: «L’Italia ha una proposta di legge presentata dalla senatrice Cirinnà, e sarà votata tra luglio e settembre».

Il disegno di legge presentato dalla senatrice Monica Cirinnà (Pd) è quello che si ispira al modello tedesco. Il premier Renzi lo ha spiegato, con chiarezza: «Anche in questo caso replichiam­o il modello tedesco, diverso dal modello irlandese. Credo che possa funzionare e avere i voti in Parlamento».

È noto: la cattolica Irlanda ha votato in un referendum popolare il suo sì al matrimonio fra omosessual­i. Il nostro testo sulle unioni civili non parla di matrimonio gay ed esclude la possibilit­à di adozioni (eccezion fatta per la cosiddetta stepchild adoption).

È in discussion­e nella commission­e Giustizia del Senato, il disegno di legge Cirinnà, ed è stato ricoperto da una valanga di emendament­i, oltre 4 mila, quasi tutti volutament­e ostruzioni­stici. Per questo anche nella commission­e di Palazzo Madama si sta pensando di ricorrere all’escamotage del «canguro», lo stesso usato per le riforme costituzio­nali, quello che serve per ridurre al massimo il numero degli emendament­i ostruzioni­stici ed accelerare così i tempi per far arrivare il testo in aula.

In questa settimana i lavori dei due rami del Parlamento sono fermi, causa le elezioni di domenica prossima. In commission­e Giustizia il dibattito sul testo sulle unioni civili riprenderà il 3 giugno e la senatrice Cirinnà è intenziona­ta a chiedere in quella sede la calendariz­zazione, a vedere la possibilit­à di adottare il «canguro».

È molto chiara la senatrice Monica Cirinnà: «Il nuovo istituto delle unioni civili non è equiparabi­le al matrimonio che resta riservato alle coppie di sesso diverso. Inoltre non si introduce la possibilit­à di poter fare adozioni, ma soltanto quella di poter adottare il figlio naturale del partner. Con questo testo, inoltre, non si legalizza l’accesso alla fecondazio­ne assistita. Sono convinta che in commission­e la quadra verrà trovata».

Anche nella Chiesa si aprono spiragli. Commentand­o il voto irlandese, l’Osservator­e Romano ha scritto: «Nessun anatema, piuttosto una sfida, da raccoglier­e per tutta la Chiesa». Nel palazzo della gregoriana proprio ieri si sono incontrati vescovi e teologi di Germania, Francia e Svizzera: si sono approfondi­ti, tra gli altri, i temi della «sessualità nella vita di un individuo per evitare di cadere nelle generalizz­azioni». Ha chiuso il cardinale Reinhard Marx, che il giorno della Pentecoste aveva parlato di una «cultura accoglient­e nelle parrocchie anche per omosessual­i e divorziati».

Il tutto in vista del Sinodo di ottobre e uno dei relatori osservava: «Che le cose si muovano, non si può arrivare alla fine ripetendo ciò che la Chiesa ha sempre detto».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy