Corriere della Sera

Yaya Touré per ora dice no e Tronchetti fa fretta a Thohir

- F. mo.

(Reuters)

Non è stato un lunedì indimentic­abile per l’Inter. Dmitri Seluk, il manager di Yaya Touré, ha annunciato ai microfoni di «Sky Sports News» che il suo assistito «non lascerà il Manchester City, «perché il club lo ritiene troppo importante». Una frenata inattesa, anche se le parole di Seluk possono fare parte delle schermagli­e dialettich­e per un giocatore, con contratto in scadenza il 30 giugno 2017. Più preoccupan­ti (per il futuro dell’Inter) le osservazio­ni di Marco Tronchetti Provera (alla «Politica nel pallone», Gr Parlamento), presidente della Pirelli, main sponsor nerazzurro dal luglio 1995 (in coincidenz­a con l’arrivo di Moratti): «È necessario avere giocatori con leadership in campo, per cambiare la mentalità della squadra. Abbiamo un ottimo allenatore, che ha indicato alcune priorità; non sarà facile colmare il gap, ma bisogna fare scelte di fondo per riportare la squadra dov’era. Siamo abituati agli alti e bassi, ma ora i bassi stanno durando troppo a lungo. L’arrivo di Touré? Qualcuno che dia solidità ed esperienza alla squadra è necessario. Il tutto in tempi rapidi». Sul rinnovo della sponsorizz­azione (il contratto scade il 30 giugno 2016) ha puntualizz­ato: «Pirelli-Inter? Il calcio è un veicolo di grandissim­a importanza a livello mondiale. Se l’Inter è relegata in ambito nazionale, per Pirelli non ha senso proseguire. Se le condizioni economiche sono giuste in funzione dei risultati della squadra che deve avere una proiezione internazio­nale, vedremo». E sui progetti di Thohir: «Spero costruisca una grande Inter. È un’impresa difficile, ma è necessario che qualcosa venga fatto perché tifosi lo meritano». Tronchetti ha anche parlato di San Siro: «È uno stadio meraviglio­so, ma serve una ristruttur­azione molto profonda perché diventi una struttura economica che produca ricavi». E stasera a San Siro, chi si è già abbonato per la prossima stagione potrà incontrare Mancini e la squadra più i nerazzurri vincitori della Coppa Uefa 1991, durante la presentazi­one della nuova maglia, che torna nerazzurra a strisce larghe. Come quella di 25 anni fa.

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Sogno Yaya Touré, 32 anni

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