Corriere della Sera

Scontri al derby, due tifosi accoltella­ti

Gialloross­i secondi, Yanga-Mbiwa segna il gol che vale 40 milioni La Lazio adesso trema: si giocherà l’Europa domenica col Napoli

- di Roberto De Ponti

Due tifosi accoltella­ti e città bloccata dai teppisti ( foto): il derby della Capitale, vinto dalla Roma (1-2), è stato assediato dalla grande bruttezza delle scene di guerriglia urbana.

La chiesa è ancora al centro del villaggio, anche se ogni tanto piove dal tetto e qualcuno si è portato via i quadri e gli ornamenti. Però il secondo posto, che la Roma ha saldato battendo la Lazio in un derby che è stato tutto tranne che un «biscotto», porterà 40/50 milioni di euro con cui si potrà costruire una cattedrale. O, almeno, provarci.

Come succede sempre nelle stracittad­ine, se da una parte si ride dall’altra si piange. La Lazio ha perso in cinque giorni la finale di Coppa Italia e il derby: adesso ha messo a rischio anche il terzo posto, che dovrà difendere a Napoli. Gli basta un pareggio, ma la squadra di Benitez avrà la forza di chi è stato rimesso in gioco quasi miracolosa­mente. La Lazio, per quello che ha fatto, non si meriterebb­e di uscire dalla Champions, ma il calcio non è sempre giusto.

Giusta è stata, invece, la tattica che Rudi Garcia ha studiato in quello che è stato chiamato il «ritiro light». Ha aspettato con nove uomini dietro la palla per un’ora, il tempo logico perché la Lazio incomincia­sse a pagare la fatica della finale di Coppa Italia. I cambi sono stati incisivi: 1) Pjanic ha dato la qualità che Keita al 50% non poteva dare, entrando in tutti e due i gol; 2) Ibarbo ha sostituito Totti e permesso a Iturbe di andare a fare il centravant­i, dalla nuova posizione dell’argentino è nato l’1-0; 3) la Roma ha giocato quindici metri più alta e, approfitta­ndo del calo della Lazio, ha creato in 20 minuti almeno quattro occasioni.

La Lazio, al contrario, non ha trovato il cambio di passo. Ha giocato sicurament­e meglio nel primo tempo, ma poi, dopo aver trovato il pareggio con un’azione Klose-Djordjevic da calcio inglese, non ha difeso il pareggio che avrebbe comunque garantito il terzo posto. Difficile dire se sia stata presunzion­e oppure la giusta mentalità di una squadra che vuole ancora crescere.

Quello che è certo è che la Roma ha segnato, per una volta, da calcio piazzato e che gli eroi della serata sono stati un attaccante che fin qui aveva segnato un solo gol in campionato e un difensore che non segnava dal 22 ottobre 2011 (Caen-Montpellie­r 1-3). A suo modo, un simbolo: ieri la Roma è stata più applicazio­ne che talento, più sofferenza che calcio champagne.

Come aveva scritto la curva sud su uno striscione «il secondo posto per noi è il minimo sindacale». Vero, ma a un certo punto era sembrato anche questo un risultato irraggiung­ibile ed è perciò che Garcia è stato tanto spigoloso alla vigilia: non pensava che una squadra, comunque seconda, meritasse tante critiche. E anche per questo che la festa dei gialloross­i in campo è stata sfrenata. Totti e Florenzi, non a caso due romani, l’hanno celebrata con due tshirt quasi sicurament­e dedicate al presidente Lotito. Su quella di Totti c’era scritto: «Stai sempre a parlà, ora che te voi inventà. Game over». Su quella di Florenzi: «Rigiochiam­o anche domani. Senza parole».

Il rinvio della gara al lunedì, anche se le squadre che giocano la Champions al mercoledì ritornano sempre in campo la domenica, alla fine si è trasformat­o in un boomerang per la Lazio e in una motivazion­e in più per la Roma.

Della polemica Pioli-Garcia è scritto altrove, così come dell’orrore degli accoltella­ti. In questa cronaca trovano posto i continui cori sul Vesuvio da parte delle due curve e i buu razzisti contro Yanga-Mbiwa della curva nord. In un derby che, continuand­o così, presto sarà giocato a porte chiuse, è bello che il gol decisivo sia arrivato proprio da Mapou. Un gol senza colore.

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 ??  ?? La prima volta Mapou YangaMbiwa, 26 anni,
alla sua prima stagione con la Roma, realizza di testa il gol della vittoria.
È la sua prima rete con la maglia gialloross­a
(Liverani)
La prima volta Mapou YangaMbiwa, 26 anni, alla sua prima stagione con la Roma, realizza di testa il gol della vittoria. È la sua prima rete con la maglia gialloross­a (Liverani)

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