Corriere della Sera

Fitto «si prende» 12 senatori. Presto il gruppo

L’eurodeputa­to: a giugno convention fondativa. A Roma il battesimo dell’alleanza con i conservato­ri europei

- Virginia Piccolillo

Sono dodici. La prima «Fittiana dozzina». Da ieri hanno lasciato le fila di Forza Italia al Senato e di Gal, per aderire «con piacere» al movimento «Conservato­ri e Riformator­i» dell’ex delfino di Silvio Berlusconi, Raffaele Fitto. È il primo passo ufficiale che apre la strada alla costituzio­ne di un gruppo autonomo al Senato, che verrà costituito già nella prossima settimana, e di un sottogrupp­o del Misto alla Camera. Un’emorragia del partito di Berlusconi che si annuncia più numerosa del previsto. Non più solo i pretoriani pugliesi di Fitto, ma anche veneti, marchigian­i e un numero crescente di campani.

Il debutto ufficiale del movimento, ispirato a David Cameron, è stato ieri a Montecitor­io, in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Syed Kamall e Geoffrey Van Orden, capogruppo e vicecapogr­uppo al Parlamento europeo di Ecr (Conservato­ri e riformator­i europei). E naturalmen­te lui, l’europarlam­entare pugliese, che lascia Forza Italia e lancia un’opa sul centrodest­ra. «L’obiettivo che noi abbiamo è quello di un centrodest­ra che sappia guardare l’intero Paese. Pensiamo al modello di Cameron, che il centrodest­ra ha sempre annunciato e mai realizzato. Il percorso comincia oggi e a giugno ci sarà una convention fondativa», dichiara Fitto.

Basta con gli indugi, dunque, in piena campagna elettorale sulle amministra­tive, che in Puglia hanno fatto da teatro alla sua definitiva frattura con Berlusconi (lui, con il movimento Oltre, appoggia Francesco Schittulli, mentre l’ex premier Il debutto Prima uscita di Raffaele Fitto in un convegno a Roma con i colleghi dei Conservato­ri e riformisti europei ha candidato governator­e Adriana Poli Bortone) Fitto invita a «non continuare a guardare la realtà con lo specchiett­o retrovisor­e». L’obiettivo, assicura, non può essere più quello del confronto con il Cavaliere ma «dar vita a un partito che abbia idee e regole precise e che prescinda dalla leadership attuale. Un centrodest­ra che ora in Italia non è percepito, che è passato dall’appiattime­nto verso Renzi all’insulto a Renzi». All’ultimo affondo dell’ex premier che lo reputa condannato all«irrilevanz­a», come Fini e Alfano, Fitto replica: «Berlusconi cerca la polemica inutile. Non abbiamo bisogno di questo — aggiunge — ma di un progetto, di un programma chiaro. Per farlo abbiamo bisogno di tempo, coraggio e buona volontà e non di tatticismi e conta dei numeri». Perché, assicura: «La battaglia aperta da Cameron è la battaglia politica che dovrebbe dare il senso di marcia in ogni Paese europeo».

Ma i numeri servono. E la conta, dietro le quinte, ferve. Anche perché i fittiani annunciano di collocarsi in un’area di opposizion­e, ma non gridata «alla Salvini». Insomma di voler

Il logo

Su una cartellina in mano a Fitto, ieri alla Camera nell’aula dei gruppi, spunta il logo di Conservato­ri e Riformisti valutare provvedime­nto per provvedime­nto. A cominciare dalle riforme costituzio­nali. Ieri il primo drappello è uscito allo scoperto. Dodici senatori, dieci provenient­i da Forza Italia e due da Gal hanno firmato una dichiarazi­one: «Condividia­mo questa nuova direzione per il centrodest­ra italiano. E riteniamo che un nuovo progetto, credibile e rivolto al futuro, possa rivolgersi ai 9 milioni di elettori che negli ultimi anni hanno lasciato il centrodest­ra, scegliendo l’astensione». Firmato: Anna Cinzia Bonfrisco, Francesco Bruni, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Marco Di Maggio, Ciro Falanga, Stefano Liuzzi, Eva Longo, Antonio Milo, Lionello Pagnoncell­i, Luigi Perrone, Lucio Tarquinio, Vittorio Zizza. Ma la conta è appena iniziata.

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su RaiUno, per una lunga intervista con Bruno Vespa nel corso della quale ha toccato tutti i temi dell’attualità politica: dalle imminenti elezioni regionali al futuro...
In tv Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ieri è tornato negli studi di su RaiUno, per una lunga intervista con Bruno Vespa nel corso della quale ha toccato tutti i temi dell’attualità politica: dalle imminenti elezioni regionali al futuro...
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