Corriere della Sera

Siviglia e Dnipro si giocano un posto in Champions nella finale dei rimpianti

- Luca Valdiserri

Figlia di un dio minore per dieci mesi, principess­a di straordina­ria bellezza stasera. L’Europa League, che in Italia è sintetizza­ta come «la scocciatur­a del giovedì sera», mette in palio in finale un posto in Champions League. Si può parlare di storia: il Siviglia sarebbe la prima squadra a vincere il trofeo per la quarta volta; il Dnipro non è mai arrivato così lontano e in questo momento storico si porta dietro anche il nazionalis­mo ucraino. Oppure si può passare alla cassa e contare i 30 milioni — la Spagna dovrebbe dividere per 5, l’Ucraina ha un market pool inferiore — che arriverann­o a settembre. La vincitrice, da questa edizione, passa direttamen­te ai gironi di Champions. È per questo che il rammarico per Napoli e Fiorentina, le altre due semifinali­ste, è grande. I viola hanno perso nettamente contro gli spagnoli, i partenopei potevano fare meglio contro gli ucraini, anche se nessuno ha dimenticat­o il gol irregolare di Seleznyov al San Paolo. Unai Emery, il tecnico corteggiat­o da Real Madrid e Milan («Ma non fatemi queste domande, mi sento sivigliano al 100%»), non cita il Napoli ma lo tiene a mente: «Può essere capitato, in questa competizio­ne, che qualcuno si sia sentito favorito con il Dnipro. Noi non commettere­mo questo errore. Sanno difendersi in dieci ma anche pressare alto. Sono una squadra che si è meritata la finale». Il tecnico ucraino Markevich ringrazia Benitez per l’allenament­o in semifinale: «Il Siviglia mi ricorda il Napoli, ci servirà come esperienza». L’appeal di questa gara è nettamente inferiore a Juve-Barcellona. Basti pensare che sia la proprietà del Dnipro sia quella del Siviglia hanno contribuit­o alle spese delle tifoserie per la trasferta. Snobbarla, però, sarebbe un errore. Ci saranno in campo tanti giocatori di talento (Konoplyank­a, Rotan, Seleznyov e il portiere Boyko tra gli ucraini; Bacca, Mbia, Carriço e i tre nuovi convocati per la Nazionale spagnola Sergio Rico, Aleix Vidal e Vitolo nel Siviglia). Molti sarebbero stati buoni acquisti prima che il loro prezzo lievitasse.

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(Getty Images) Corteggiat­o Unai Emery, tecnico che piace a Milan e Real

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