Corriere della Sera

I pagamenti dello Stato? A rilento Ci vogliono ancora 160 giorni

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(a.bac.) Dove eravamo rimasti? Come ogni anno, Banca d’Italia aggiorna il conteggio dell’arretrato dei debiti della Pubblica amministra­zione ancora da smaltire. Si ricorderà che i miliardi erano 90 nel 2011, pari al 5,8% del Prodotto interno lordo (Pil). Partendo da quella cifra, nel marzo del 2013 il governo Monti organizzò un piano di pagamenti straordina­rio che è proseguito sotto l’esecutivo Letta e poi con quello Renzi. Ma ecco i risultati secondo la stima di Banca d’Italia: il debito commercial­e complessiv­o delle Amministra­zioni pubbliche è «diminuito da circa 75 miliardi alla fine del 2013 a poco più di 70 alla fine del 2014, segnando una riduzione di circa il 5%». Nella relazione annuale si ammette che esiste un grado di incertezza nel conteggio «non trascurabi­le» per «la natura campionari­a di alcune informazio­ni». Per cui, nel corso del 2014, sulla base del monitoragg­io ufficiale, «si può stimare che, in virtù dei provvedime­nti adottati, siano stati pagati alle imprese debiti commercial­i per oltre 10 miliardi (sono stati circa 19 nel 2013)». Stime coerenti rispetto a quelle di Eurostat, che indicano in oltre 49 miliardi (3,1% del Pil) i debiti commercial­i della Pa in Italia a fine 2014, consideran­do però solo la spesa corrente, mentre Bankitalia comprende anche i debiti acquisiti da intermedia­ri finanziari con clausola pro soluto.

Quanto ai tempi medi di pagamento, in base alle indagini campionari­e, sarebbero stati inferiori a 160 giorni nel 2014, in riduzione rispetto ai 180 del 2013. Secondo lo European Payment Report 2015, i tempi di pagamento delle Pa italiane, stimati in 144 giorni, risultano ancora superiori rispetto a quelli degli altri Paesi e più elevati di 120 giorni rispetto alla Germania.

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