Mondiali, 24 anni di tangenti
Arresti al vertice della Fifa, sotto accusa il sistema Blatter. Mosca protesta
Sette arresti in Svizzera, Blatter indagato: un’inchiesta Fbi sconvolge la Fifa. Nel mirino anche i Mondiali in Qatar e Russia.
NEW YORK Sette arresti, 14 dirigenti della Fifa (di cui due vicepresidenti) e manager di imprese impegnate nel business dello sport incriminati per reati gravi, dal racket al riciclaggio di denaro sporco, dalla corruzione alla frode (per circa 150 milioni di dollari): crimini per i quali rischiano fino a 20 anni di prigione. Per tutti è stata richiesta l’estradizione negli Stati Uniti e nel mirino è finita anche l’assegnazione dei Mondiali di calcio 2010 al Sudafrica.
Il tutto illustrato dagli investigatori americani con un linguaggio durissimo, in genere riservato alla lotta contro la mafia o i cartelli sudamericani della droga. Alcuni dei personaggi coinvolti sono già rei confessi e stanno collaborando con la giustizia americana che ieri ha ordinato la retata eseguita a Zurigo dalla magistratura svizzera.
La Federazione calcistica internazionale è per la prima volta davvero alle corde e il regno di Sepp Blatter, che dovrebbe essere riconfermato domani al vertice, ora sembra sul punto di crollare, anche se il presidente della Fifa non è tirato direttamente in ballo dall’inchiesta americana (né lo è Michel Platini). Il procedimento giudiziario formalizzato ieri e illustrato in una conferenza stampa dal ministro della Giustizia Usa Loretta Lynch, dal capo dell’Fbi James Comey e dal procuratore distrettuale Kelly Currie, fa emergere uno schema di corruzione sistematica, pervasiva e continuata che dura da almeno 24 anni. L’indagine non si concentra sull’assegnazione dei Mondiali 2018 alla Russia e 2022 al Qatar, per i quali sospetti di corruzione sono emersi più volte in passato.
Incontrando la stampa nella corte federale di Brooklyn, la Lynch (era stata lei ad avviare l’indagine prima di essere nominata ministro da Barack Obama) e gli investigatori hanno spiegato che non tocca a loro esprimere giudizi sulla conferma di Blatter o la scelta delle sedi per i prossimi campionati. Ma hanno anche detto che il loro lavoro investigativo dimostra che la Fifa dev’essere totalmente rifondata visto che è fonte di scandali gravissimi da almeno un quarto di secolo. C’entrano anche i mondiali italiani del ‘90? Gli investigatori hanno detto che l’inchiesta si riferisce a un periodo successivo e non hanno elementi in proposito.
Ma il messaggio vero della Lynch e di Comey è che i provvedimenti annunciati ieri sono solo l’inizio dell’inchiesta, non la conclusione. Come dire che d’ora in poi la Fifa avrà il fiato sul collo della magistratura Usa (che ha già chiesto l’estradizione dei sette arrestati), ma anche quello di altre polizie a cominciare da quella Svizzera che ha avviato una sua indagine sull’ipotesi di corruzione per l’assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar. E mentre Lynch loda «i colleghi investigatori elvetici» per la collaborazione, insorge la Russia che ora teme di perdere la manifestazione sportiva: «Un altro caso di applicazione illegale delle leggi americane al di fuori dei confini Usa» sostiene in un comunicato il portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Alexander Lukashevich.
Ma gli americani, che lavorano sul caso da anni, hanno incriminato solo personaggi che hanno violato le leggi federali: racketeering commesso negli Usa o ai danni di interessi statunitensi, violazione delle leggi bancarie riciclaggio, evasione fiscale.