Corriere della Sera

L’ex juventino Boniek: «Se un numero due viene dalle Cayman poi non c’è da stupirsi»

- Paolo Tomaselli

Zibì Boniek, grande ex della Juventus, presidente della Federcalci­o polacca e da sempre antagonist­a di Blatter. Nemmeno lei poteva immaginare una giornata come quella di ieri per il calcio mondiale? «È chiaro che una vicenda di questa portata sorprende tutti. Anche chi come me è sempre stato chiaro: non voteremo Blatter, perché già l’ultima volta aveva detto che questo sarebbe stato il suo ultimo mandato. Dopo quattro anni ha cambiato parere, ma ha 79 anni, mi sembrava il caso che lasciasse. Del resto anche prima di ieri l’immagine del calcio e soprattutt­o della Fifa non era certo delle migliori». La crisi travolge la Concacaf. È uno scandalo circoscrit­to al Nord e Centro America secondo lei o coinvolge tutto il sistema? «Non dimentichi­amo che le varie confederaz­ioni eleggono i loro rappresent­anti, che diventano di diritto vicepresid­enti. Se uno manda un vicepresid­ente, Blatter non sa se questi è una persona perbene o meno. Però, scusate, se arriva uno della federazion­e di Cayman può essere anche la persona più onesta del mondo, ma...». Che cosa? «Alle isole Cayman se non mi sbaglio ci sono molte banche, mentre un campo di calcio non so nemmeno se c’è...». Potrebbero esserci colpi di scena sull’assegnazio­ne dei Mondiali a Russia e Qatar, nonostante la Fifa si sia subito affrettata a confermarl­e? «Non possiamo saperlo adesso, ma sappiamo che la Russia è un Paese che ne ha invaso un altro. Concederle di ospitare il Mondiale è un errore disastroso. Ci dovrebbe essere una clausola in caso di guerra: non si può ospitare un Mondiale». Il 25 luglio c’è il sorteggio per le qualificaz­ioni a San Pietroburg­o. Ci andrà? «Dovrei fare finta di nulla sulla guerra? Non mi sento a mio agio con questa gestione politica, credo che me ne andrò in Sardegna». Del Mondiale in Qatar invece che ne pensa? «È una scelta sbagliata: il Mondiale va organizzat­o in Paesi che vivono di football o lo possono diventare, il Qatar è un Paese piccolo e ricco senza prospettiv­e in questo senso». L’inchiesta conferma che il sistema è marcio? «La Fifa è la famiglia di Blatter e scalzare il suo potentato sarà difficile. Su 200 delegati l’opposizion­e europea ne ha 50. Noi eravamo per Figo, che è un uomo pulito. Ma Blatter è incollato alla poltrona e scalzarlo non sarà facile nemmeno adesso. Lui è sordo come la Fifa. Almeno fino a ieri».

 ??  ?? Campione Zbigniew Boniek è nato 59 anni fa in Polonia. Da ottobre 2012 è presidente della Federcalci­o polacca. In Italia giocò con Juve e Roma
Campione Zbigniew Boniek è nato 59 anni fa in Polonia. Da ottobre 2012 è presidente della Federcalci­o polacca. In Italia giocò con Juve e Roma

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