Corriere della Sera

I leader in tv, ma il faccia a faccia non c’è

Stasera Berlusconi e Renzi a «Virus». La battuta del conduttore su un rifiuto del confronto, poi la smentita L’ex premier: la mia campagna vale 10 punti percentual­i. Ieri l’estinzione definitiva della pena per frode fiscale

- Tommaso Labate

A fine serata, rimane il giallo del confronto. Matteo Renzi e Silvio Berlusconi avrebbero potuto sfidarsi in tv stasera, su Rai2, nella trasmissio­ne Virus? «A noi non è arrivata alcuna richiesta di questo tipo», dicono da Forza Italia. Eppure, la voce che l’ex premier si sia sfilato da un faccia a faccia con il leader pd continua ad aleggiare. Alimentata da una battuta del conduttore Nicola Porro (in radio, a Un giorno da pecora, gli chiedono se uno dei due volesse farlo e l’altro no, e lui risponde: sì, è andata così) e smentita da una nota della trasmissio­ne Rai.

La sfida su Rai2, anche se a distanza, stasera ci sarà. E parte sotto gli auspici scanditi da Berlusconi su tutta la giornata di ieri. «Possiamo ancora giocarcela. È ancora possibile riprenderc­i la Campania e sottrarre la Liguria alla sinistra». Nella macchina che lo porta via dall’ultimo appuntamen­to della giornata, e da quei genovesi che hanno regalato sia a lui che alla fidanzata Francesca Pascale un’altra discreta dose di «richieste selfie», Silvio Berlusconi affida ai fedelissim­i il sogno di trasformar­e la più strampalat­a campagna elettorale della sua storia recente in un mezzo miracolo.

Data per «scontata» la vittoria nel Veneto, che però finirebbe dritta nel palmares dell’amiconemic­o Matteo Salvini, all’ex premier non rimane che trasformar­e in oro quello che adesso sembra piombo. E portare Giovanni Toti e Stefano Caldoro, ancora dati per sfavoriti rispetto ai la maggioranz­a, stavolta Berlusconi è impegnato in una contesa interna alla stessa opposizion­e. E che riguarda la guida di quella coalizione che l’ex premier continua a chiamare «unione dei moderati».

Non è un caso, infatti, se Salvini — interrogat­o ieri sulla proposta di Berlusconi — si sia affrettato anche a smentirne la ragione sociale, sottolinea­ndo come secondo lui « questi moderati sono sempre meno moderati e s e m p re p i ù inc…ati». Così come non è un mistero che la Lega punti a superare Forza Italia soprattutt­o nelle regioni, come la Toscana, in cui i due partiti corrono con due candidati governator­i diversi. «Non voglio pasticciac­ci. Voglio solo vincere», insiste il segretario leghista. Di fronte al «pericolo Carroccio», che forse fa persino più paura del «pericolo Renzi», il leader forzista ha due soli argini sicuri. Confermars­i

Ho la speranza che possa ripetersi quello che accadde nel 2000 quando, pur partendo svantaggia­ti, vincemmo Con noi avremo sia la Lega sia gli elettori di Alfano Berlusconi L’idea di unire i moderati? Ne riparliamo dal primo giugno e vediamo gli elettori chi premierann­o. L’intesa dipende dai progetti Non faccio accordi con Tizio e con Caio Salvini L’appello Il capo di FI chiama al voto i suoi: «Se il Pd perderà in tre Regioni Matteo dovrà lasciare» La rimonta La spinta per la rimonta in Liguria e Campania e l’ipotesi di chiudere la campagna a Napoli

in Campania e vincere in Liguria.

«La mia presenza in campagna elettorale vale 10 punti percentual­i » , giura Berlusconi. Che, coi suoi, valuta persino l’ipotesi suggestiva di chiudere la campagna elettorale a Napoli, venerdì.

Il tutto mentre, sempre ieri, si è estinta definitiva­mente la pena che Berlusconi ha dovuto scontare per la condanna per frode fiscale. Segno che, in un mare d’incertezze, la sicurezza della restituzio­ne del passaporto ci sarà. Quella sì.

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