I leader in tv, ma il faccia a faccia non c’è
Stasera Berlusconi e Renzi a «Virus». La battuta del conduttore su un rifiuto del confronto, poi la smentita L’ex premier: la mia campagna vale 10 punti percentuali. Ieri l’estinzione definitiva della pena per frode fiscale
A fine serata, rimane il giallo del confronto. Matteo Renzi e Silvio Berlusconi avrebbero potuto sfidarsi in tv stasera, su Rai2, nella trasmissione Virus? «A noi non è arrivata alcuna richiesta di questo tipo», dicono da Forza Italia. Eppure, la voce che l’ex premier si sia sfilato da un faccia a faccia con il leader pd continua ad aleggiare. Alimentata da una battuta del conduttore Nicola Porro (in radio, a Un giorno da pecora, gli chiedono se uno dei due volesse farlo e l’altro no, e lui risponde: sì, è andata così) e smentita da una nota della trasmissione Rai.
La sfida su Rai2, anche se a distanza, stasera ci sarà. E parte sotto gli auspici scanditi da Berlusconi su tutta la giornata di ieri. «Possiamo ancora giocarcela. È ancora possibile riprenderci la Campania e sottrarre la Liguria alla sinistra». Nella macchina che lo porta via dall’ultimo appuntamento della giornata, e da quei genovesi che hanno regalato sia a lui che alla fidanzata Francesca Pascale un’altra discreta dose di «richieste selfie», Silvio Berlusconi affida ai fedelissimi il sogno di trasformare la più strampalata campagna elettorale della sua storia recente in un mezzo miracolo.
Data per «scontata» la vittoria nel Veneto, che però finirebbe dritta nel palmares dell’amiconemico Matteo Salvini, all’ex premier non rimane che trasformare in oro quello che adesso sembra piombo. E portare Giovanni Toti e Stefano Caldoro, ancora dati per sfavoriti rispetto ai la maggioranza, stavolta Berlusconi è impegnato in una contesa interna alla stessa opposizione. E che riguarda la guida di quella coalizione che l’ex premier continua a chiamare «unione dei moderati».
Non è un caso, infatti, se Salvini — interrogato ieri sulla proposta di Berlusconi — si sia affrettato anche a smentirne la ragione sociale, sottolineando come secondo lui « questi moderati sono sempre meno moderati e s e m p re p i ù inc…ati». Così come non è un mistero che la Lega punti a superare Forza Italia soprattutto nelle regioni, come la Toscana, in cui i due partiti corrono con due candidati governatori diversi. «Non voglio pasticciacci. Voglio solo vincere», insiste il segretario leghista. Di fronte al «pericolo Carroccio», che forse fa persino più paura del «pericolo Renzi», il leader forzista ha due soli argini sicuri. Confermarsi
Ho la speranza che possa ripetersi quello che accadde nel 2000 quando, pur partendo svantaggiati, vincemmo Con noi avremo sia la Lega sia gli elettori di Alfano Berlusconi L’idea di unire i moderati? Ne riparliamo dal primo giugno e vediamo gli elettori chi premieranno. L’intesa dipende dai progetti Non faccio accordi con Tizio e con Caio Salvini L’appello Il capo di FI chiama al voto i suoi: «Se il Pd perderà in tre Regioni Matteo dovrà lasciare» La rimonta La spinta per la rimonta in Liguria e Campania e l’ipotesi di chiudere la campagna a Napoli
in Campania e vincere in Liguria.
«La mia presenza in campagna elettorale vale 10 punti percentuali » , giura Berlusconi. Che, coi suoi, valuta persino l’ipotesi suggestiva di chiudere la campagna elettorale a Napoli, venerdì.
Il tutto mentre, sempre ieri, si è estinta definitivamente la pena che Berlusconi ha dovuto scontare per la condanna per frode fiscale. Segno che, in un mare d’incertezze, la sicurezza della restituzione del passaporto ci sarà. Quella sì.