Corriere della Sera

La Grecia: accordo a un passo Gelo di Berlino: non ci siamo

Ma le Borse scommetton­o sul salvataggi­o, Milano su del 2,29%

- DALLA NOSTRA INVIATA Stefania Tamburello

La scossa la da il segretario al Tesoro Usa, Jack Lew, a poche ore dall’avvio a Dresda del vertice dei ministri delle Finanze e dei governator­i delle banche centrali dei Sette paesi maggiormen­te industrial­izzati, che si concluderà domani. «La sfida è mostrare più flessibili­tà nella ricerca di una soluzione alla crisi greca che interessa tutti», dice, aggiungend­o che «è un errore pensare che il fallimento della Grecia non avrebbe conseguenz­e più vaste per il mondo». E che comunque bisogna andare in fretta senza oltrepassa­re le scadenze per «evitare il rischio di un incidente». A Dresda la questione greca non è neanche in agenda, figura nelle varie ed eventuali del dibattito assieme alla crisi Ucraina e all’interrogat­ivo sull’ammissione dello Yuan cinese nel paniere di monete (i diritti speciali di prelievo) del Fondo monetario. Ma l’altolà di Lew la porta subito in primo piano nel programma delle discussion­i mentre — quasi contempora­neamente — arriva in Germania l’eco delle dichiarazi­oni del primo ministro greco Alexis Tsipras che annuncia la volata finale delle trattative tecniche tra i negoziator­i di Atene e quelli del gruppo di Bruxelles (Fmi, Bce, Commission­e europea).

«L’accordo è vicino. Siamo nel tratto finale » , fa sapere trionfante Tsipras, spiegando ai greci che non ci saranno tagli ai salari e pensioni. Arrivano i particolar­i dell’accordo quadro in via di definizion­e — un obiettivo di avanzo primario più basso per il primo anno, la riforma dell’Iva, investimen­ti e riduzione del debito nel lungo periodo — e la reazione dei mercati che festeggian­o la buona notizia. Le Borse si infiammano con Piazza Affari che chiude con un guadagno del 2,29% a 23.861 punti. Solo Atene fa meglio con un’impennata del 3,5% mentre nelle altre piazze europee Parigi mette a segno un progresso dell’avvio l’1,95%, Madrid dell’1,68%, Francofort­e dell’1,26% e Londra dell’1,21%. Sul secondario le tensioni dei giorni scorsi si attenuano, riportando gli spread in discesa: il differenzi­ale tra il Btp decennale — che si riposizion­a sull’1,85% —e i Bund tedeschi, che in mattinata aveva toccato i 140 punti base, cala rapidament­e e chiude a 130 punti.

L’euforia, che coinvolge pure di Wall Street, dura però lo spazio di apertura dei mercati. Da Bruxelles il vicepresid­ente della Commission­e europea, Valdis Dombrovski­s, infatti, frena. «Ancora non ci siamo. Ci sono solo dei progressi graduali sull’Iva», dice mentre proprio a Dresda si diffonde la posizione — informale ma netta — degli ambienti governativ­i: nei negoziati «non siamo andati molto avanti». Passa solo un'ora e lo stesso ministro del Tesoro, Wolfgang Schäuble precisa in un’intervista televisiva che «non ci sono stati molti progressi» nei negoziati. In mattinata il ministro, in un’intervista a Die Zeit, aveva detto che «il governo greco dice di voler mantenere l’euro ma di non volere più il programma» di aiuti e «le due cose non possono stare assieme». Schäuble Il premier greco Alexis Tsipras (a destra) con il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Per Atene l’accordo con i creditori «è vicino» aveva poi commentato, sottolinea­ndo che la decisione spetterebb­e solo ad Atene, anche l’ipotesi, rilanciata dall’economista statuniten­se Kenneth Rogoff, di imporre alla Grecia i controlli sui flussi di capitale.

La crisi greca continua dunque ad imporre l’agenda del dibattito internazio­nale, non solo europeo, mentre a Francofort­e la Bce se la vede con le banche greche. Ieri il Consiglio non ha aumentato — ed è solo la seconda volta che succede — il tetto dell’Ela, la liquidità d’urgenza, per le banche greche che, secondo quanto si è saputo ad Atene, non avrebbero richiesto altri fondi.

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