Corriere della Sera

«Milan, sono stanco» Ancelotti dice no

Carlo: «Non mi sento motivato». In lizza Mihajlovic, Montella, Sarri e Brocchi

- Di Monica Colombo a pagina

«Non mi sento motivato e in questo momento voi avete bisogno invece di un tecnico che abbia stimoli». Con queste parole alle 19.30 Carlo Ancelotti da Vancouver, con un giorno di anticipo rispetto all’appuntamen­to telefonico fissato dopo l’ultimo incontro di giovedì scorso a Madrid, ha comunicato ad Adriano Galliani di declinare cortesemen­te l’offerta avanzata dal club rossonero. «Ringrazio il Milan per l’interesse. È difficile dire no a un club cui voglio tanto bene. Devo riposare, vi auguro il meglio» ha twittato poi il tecnico, corteggiat­o con insistenza da Berlusconi e dal suo ad negli ultimi giorni. Ha prevalso la volontà di prendersi un anno sabbatico, rinunciand­o di conseguenz­a anche alle altre proposte pervenute (Liverpool ma anche Roma e Napoli): le tossine da smaltire dopo l’esonero dal Real Madrid, l’intervento chirurgico alla stenosi cervicale cui sarà sottoposto venerdì e l’imminente nascita del nipotino (oltre alla non piena convinzion­e di poter lavorare con una squadra competitiv­a per i vertici) lo hanno indotto a rinunciare all’operazione nostalgia.

Galliani – che ha spinto per ottenere in anticipo la risposta da Carletto – è pressato dall’esigenza di pianificar­e la stagione futura. Nelle prossime ore si recherà perciò ad Arcore per discutere con Silvio Berlusconi i profili dei tecnici più idonei a raccoglier­e l’eredità di Inzaghi (ancora in attesa di una comunicazi­one ufficiale). L’ad milanista (che nei giorni scorsi aveva contattato anche Villas Boas) proporrà una lista di tre nomi: il primo è Sinisa Mihajlovic, reduce dall’addio alla Samp, seguito dal Napoli prima del blitz a Madrid di De Laurentiis per Emery e libero di ascoltare proposte. Ha già fatto sapere che il passato interista non sarebbe un ostacolo però il suo carattere spigoloso ha già sollevato dubbi sulla convivenza con il presidente.

Il secondo è Vincenzo Montella, partito per le vacanze con la promessa di far sapere alla Fiorentina entro domani le sue intenzioni (restare o dire addio?). Il Milan lo stima, il problema è però legato alla clausola rescissori­a di 5 milioni (su cui i fratelli Della Valle, con cui il Milan non intende entrare in contrasto, sono irremovibi­li). Il terzo è Maurizio Sarri, il cui gioco a San Siro ha stregato i vertici rossoneri. Ha deciso di lasciare l’Empoli (oggi la comunicazi­one ufficiale) e sogna di ripercorre­re le orme di Sacchi. Il presidente Berlusconi però ha una passione per Cristian Brocchi che ha già rifiutato tre squadre di B e una di A. L’ex Cavaliere ha seguito con costanza il percorso del tecnico della Primavera sulla cui promozione non tutti in società sarebbero convinti visto che sarebbe il terzo allenatore senza esperienza lanciato nella mischia. La scelta non sarà semplice perché Berlusconi in passato ha già bocciato Mihajlovic e Sarri e finora la clausola di Montella è stata giudicata impediment­o dirimente al matrimonio. La decisione è delicata e stavolta non si può sbagliare.

Tocca a Berlusconi Nelle prossime ore Galliani ad Arcore affronterà il problema con il presidente In questo momento voi avete bisogno di un tecnico che abbia stimoli È difficile dire no al club cui voglio tanto bene, vi auguro il meglio

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10%Cristian Brocchi
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30%Maurizio Sarri
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40%Vincenzo Montella
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40%Sinisa Mihajlovic

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