Comunicato sindacale
Dopo tre stati di crisi dovuti a scelte sbagliate di gestione che hanno già comportato una riduzione notevole del numero dei giornalisti del Corriere della Sera, la Rcs MediaGroup ha ieri prospettato al Comitato di Redazione ulteriori pesanti tagli sul costo del lavoro. Un simile obiettivo, peraltro declinato in assenza di un piano industriale ed editoriale, apre nuove gravi incertezze sul futuro del giornale e rischia di impoverire un prodotto che, nonostante la difficile situazione economica, si conferma leader del mercato.
La richiesta dell’azienda di concentrare ancora sulla componente giornalistica la quota maggiore dei tagli ipotizzati è stata respinta categoricamente dal Comitato di Redazione.
Dopo anni di generosi dividendi distribuiti agli azionisti l’assemblea generale dei giornalisti del Corriere della Sera chiede ora con forza l’attuazione dell’aumento di capitale previsto, e solo in parte realizzato, per alleggerire un debito dovuto ad errori strategici commessi in passato dal management e che è stato interamente scaricato sulle spalle della redazione del Corriere, della Gazzetta dello Sport, dei grafici e dei poligrafici.
A fronte di tutto ciò, l’assemblea ha affidato al Cdr un pacchetto di undici giorni di sciopero.