Corriere della Sera

Slittano gli studi di settore, tregua fino al 6 luglio

Rinviata la scadenza prevista per il 16 giugno. Squinzi: rischio aumento degli acconti Ires e Irap

- Giovanni Stringa

Gli autonomi hanno più tempo per pagare le imposte degli studi di settore. Slitta infatti dal 16 giugno al 6 luglio 2015 il termine per i versamenti delle tasse della dichiarazi­one dei redditi, di quella Irap e di quella unificata, per i contribuen­ti «che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore». Lo ha comunicato il ministero dell’Economia. Dal 7 luglio al 20 agosto 2015 le imposte potranno essere saldate con una maggiorazi­one dello 0,40%. Sono poi 157 gli studi di settore in lizza (41 in più) per rientrare nel «regime premiale» dell’anno 2014, con una platea potenziale di circa 2 milioni di contribuen­ti. Il regime premiale, per esempio, consente di evitare accertamen­ti basati su presunzion­i semplici e prevede un anno in meno per i termini delle verifiche e dei controlli.

Ma le novità sul fronte fiscale non si fermano qui. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni punti sulla deducibili­tà Irap del costo del lavoro sul fronte delle «public utilities» e del personale in somministr­azione. E arrivano nuove regole per chi ha commesso errori e intende autocorreg­gere le comunicazi­oni al Fisco con il ravvedimen­to operoso. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato le ultime novità introdotte con la legge di Stabilità, chiarendo che il ravvedimen­to può essere utilizzato fino alla scadenza dei termini dell’accertamen­to fiscale. Con le nuove regole il Fisco vuole pesare meno sui contribuen­ti più tempestivi nell’autocorrez­ione: a partire dal primo gennaio è possibile regolarizz­are errori e omissioni con una riduzione delle sanzioni graduata in proporzion­e alla tempestivi­tà della correzione. Le multe si riducono nell’intervallo «un quinto — un decimo del minimo».

Resta però la possibilit­à, stando agli industrial­i, di un aumento degli acconti delle imposte Ires e Irap: eventualit­à che suscita il «dissenso» delle imprese. Il riferiment­o è alla «novità sul fronte del reverse charge — ha spiegato il presidente di Confindust­ria, Giorgio Squinzi — dove per rimediare a un errore dell’amministra­zione il prossimo Consiglio dei ministri potrebbe supplire con l’aumento degli acconti Ires e Irap».

Il costo del lavoro Ok ad alcuni casi di deducibili­tà Irap del lavoro per il personale in somministr­azione

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Il Tesoro Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, 65 anni, in carica dal 2014

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