Corriere della Sera

Statali, duemila emendament­i

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«Sono oltre duemila» gli emendament­i presentati alla riforma della Pubblica amministra­zione, all’esame della commission­e Affari costituzio­nali della Camera, dopo il primo via libera ottenuto al Senato. Lo ha annunciato il presidente della stessa Commission­e, Francesco Paolo Sisto (Forza Italia). Gli emendament­i sono stati avanzati da diversi gruppi e riguardano «soprattutt­o l’articolo sulla dirigenza». La deputata del Pd, Simonetta Rubinato, ne riassume due che prendono spunto da fatti di cronaca: «Il dipendente pubblico che sia stato condannato, in via definitiva, per reati contro la Pa non può essere reintegrat­o nel suo posto di lavoro — spiega — anche nei casi di patteggiam­ento, incluse condanne inferiori ai due anni. E vizi formali, come le violazioni dei termini di avvio del procedimen­to disciplina­re, non possono impedire il licenziame­nto». Inoltre per quanto riguarda la dirigenza il ddl contempla l’introduzio­ne del ruolo unico e la licenziabi­lità del dirigente privo di incarico. A regime, la dirigenza sarà articolata infatti in ruoli unificati e coordinati, accomunati da requisiti omogenei di accesso e sono previste procedure analoghe di reclutamen­to «basate sul merito e la formazione continua» e «caratteriz­zate dalla piena mobilità tra i ruoli».

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