Il Cetonaverde, tra Ceronetti e gli under 36
Poesia: in finale Antonella Anedda, Paul Muldoon e Adam Zagajewski. Si decide l’11 luglio
Promuovere la giovane poesia in Italia, troppo spesso trascurata da editori e media. Con questa progettualità la poetessa Mariella Cerutti Marocco ideò nel 2005 un riconoscimento biennale che potesse mescolare autori di chiara fama a poeti emergenti. Questa la formula trovata assieme al critico Maurizio Cucchi.
La continuità è la forza per riuscire ad incidere e fare in modo che la poesia possa uscire da antichi steccati, in cui la società quasi sempre la relega. Su tale solco si presenta anche la sesta edizione del Premio internazionale Cetonaverde, che vivrà il suo momento conclusivo il prossimo 11 luglio nel verde dell’antico villaggio etrusco di Cetona, in provincia di Siena. Qui la giuria, composta dalla stessa Marocco, da Arnaldo Colasanti, Giuseppe Conte, Giorgio Ficara, Antonio Riccardi, Mario Santagostini, e presieduta da Maurizio Cucchi, nominerà il vincitore del premio internazionale alla carriera (seimila euro) all’interno di una terna. I finalisti sono l’italiana Antonella Anedda, il nordirlandese Paul Muldoon e il polacco Adam Zagajewski.
Spiegano Cucchi e Mariella Cerutti Marocco: «Un tris omogeneo, dove sarà veramente difficile fare la scelta definitiva. Tra le novità, quest’anno assegneremo a Guido Ceronetti un premio speciale per le sue qualità di scrittore eccelso e per come ha attivamente condotto il proprio ruolo di presidente d’onore del Premio Cetonaverde nelle edizioni precedenti».
La manifestazione darà inoltre grande spazio ai giovani sotto i 36 anni, divisi in due sezioni. Al certame possono partecipare autori che abbiano già pubblicato raccolte, in lotta fra loro su un tema scelto a sorpresa dalla giuria: per ora ne sono stati selezionati 60. Mentre il premio Opera Prima vedrà in lizza 40 poeti ancora inediti in volume, e il vincitore sarà premiato con la pubblicazione della silloge in gara.