Il Bologna si riprende la serie A: «Faremo grandi cose»
Basta un pari col Pescara per la promozione: la mano di Delio Rossi, le promesse di Tacopina
La Serie A riabbraccia uno dei suoi figli nobili. Un anno dopo il Bologna torna a sedere nel tavolo dei grandi, chiudendo i conti con le miserie della cadetteria seguite alla retroce s s i o n e . D o p o C a r p i e Frosinone, indicate già a gennaio dal presidente della Lazio Claudio Lotito come future nuove matricole della Serie A, sono i rossoblù la terza promossa. Un miracolo costruito in corso e rivelatosi solo all’ultimo atto dei playoff, con un doppio pareggio nella finale contro il Pescara. L’1-1 firmato dal rossoblù Sansone e dal biancazzuro Pasquato basta al Bologna, perché meglio piazzato in campionato. Rimasto in dieci per l’espulsione di Mbaye, tenuto vivo da una paratissima di Da Costa e dalla traversa colta al 91’ da Melchiorri, il Bologna taglia il traguardo e spera ora in un futuro da protagonista. Spinto anche dai dollari canadesi del proprietario Joey Saputo e dalla carica di Joe Tacopina. È stato l’avvocato americano il primo architetto di un trionfo impensabile la scorsa estate. «Questo è solo il primo passo, ora costruiremo un grande futuro», ha promesso, accendendo la festa.
Partito sotto la stella cadente del patron Albano Guaraldi e l’inesperta guida tecnica dell’uruguaiano Diego Lopez, il Bologna ha cambiato prima proprietario passando in mani americano-canadesi, poi staff dirigenziale con l’insediamento dell’ex ad della Roma Claudio Fenucci e del ds Pantaleo Corvino. Gli acquisti di gennaio (Sansone è uno di questi) hanno migliorato la rosa, ma non è stato sufficiente per centrare la promozione diretta. A tre giornate dal termine Corvino si è convinto a cambiare Lopez, chiamando Delio Rossi: un’occasione di rivincita anche per l’ex tecnico della Samp, già confermato per la serie A. Di là resta il Pescara, dopo averle provate tutte e aver portato in panchina, all’ultima giornata, Massimo Oddo, subentrato a Marco Baroni.
Ora il Bologna riparte con grandi ambizioni, prima tra tutte realizzare un nuovo stadio e attrezzare una formazione, grazie ai dollari di Saputo (tra i 300 uomini più ricchi al mondo), in grado di avvicinare l’Europa. Il sogno americano è già cominciato.