Corriere della Sera

Assoluzion­e per DSK Ma la carriera è distrutta

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Dominique StraussKah­n è stato assolto ieri dall’accusa di sfruttamen­to aggravato della prostituzi­one nel processo per l’«affare Carlton». Di tre anni di indagini e 210 pagine di ordinanza con la quale i giudici di istruzione, contro l’avviso della procura, rinviarono a giudizio 14 persone tra le quali l’ex direttore del FMI, non resta nulla o quasi: l’unico condannato, a un anno con la condiziona­le, è René Kojfer, l’uomo che curava le relazioni pubbliche dell’hotel Carlton di Lille e procurava le prostitute agli amici di Strauss-Kahn. L’ex favorito alle elezioni presidenzi­ali del 2012 ha dimostrato, senza grandi difficoltà, che durante le serate di sesso di gruppo pensava di incontrare delle donne libertine come lui, e non delle prostitute; e soprattutt­o ha chiarito di non avere favorito l’esercizio della prostituzi­one (questo era il reato contestato, non il fatto di essere un cliente). Con le crude testimonia­nze in aula di alcune ex prostitute frequentat­e da DSK, come «Jade», le associazio­ni parti civili stimano di avere comunque raggiunto il loro obiettivo, cioè denunciare l’inumanità dei rapporti a pagamento, e hanno annunciato che non ricorreran­no in appello. Per Dominique Strauss-Kahn si conclude così l’incubo giudiziari­o cominciato il 31 marzo 2011 con l’arresto a New York dopo la denuncia per molestie della cameriera del Sofitel, Nafissatou Diallo. Dominique Strauss-Kahn non ha più cause pendenti: è stato prosciolto sia dalla giustizia americana sia da quella francese (nel procedimen­to civile negli Stati Uniti raggiunse un accordo con gli avvocati di Diallo, si è parlato di un risarcimen­to di 6 milioni di dollari). Quale sarà il suo avvenire, adesso? Se nel processo si applicava il codice penale e non quello morale, come ha giustament­e ricordato il presidente del tribunale in apertura delle udienze, l’immagine dell’ex favorito all’Eliseo resta comunque molto danneggiat­a, soprattutt­o dopo le testimonia­nze a suo carico nel processo di Lille (due ragazze lo hanno accusato di brutalità). Un ritorno in politica di DSK, che vive ormai più in Marocco che a Parigi, resta alquanto improbabil­e. Lo dimostra anche il silenzio dei suoi compagni del partito socialista, ieri, all’annuncio del prosciogli­mento.

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In coppia Dominique Strauss-Kahn con la compagna Myriam L’Aouffir(Ap)

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