«Sarebbe bello celebrare assieme per coppie miste di fedeli»
«Sarebbe bello festeggiare insieme, significherebbe un passo avanti importantissimo per l’unità dei cristiani. Questo Pontefice riserva molte sorprese...». Padre Teofilatto Vitsos, archimandrita della chiesa ortodossa di Santa Maria Podone, nel centro di Milano, è prudente nel commentare le parole di Papa Francesco. Innanzitutto perché, come tiene a premettere, «io sono un semplice prete, un semplice fedele della Chiesa ortodossa» e poi perché «quella delle festività non è una questione tanto semplice, si tratta di tornare indietro di secoli, fino al Concilio di Nicea. Comunque queste parole confermano la grande importanza che il Papa attribuisce all’unità dei cristiani e la notizia è stata immediatamente diffusa dai siti web di informazione religiosa ortodossa, dove è stata accolta molto bene». Come sarebbe accolta una simile novità tra gli ortodossi, soprattutto quelli che come padre Vitsos vivono in un Paese a maggioranza cattolica? «Sarebbe sicuramente una bella cosa poter festeggiare tutti insieme, avrebbe un valore simbolico enorme — spiega nel suo inconfondibile accento ellenico — ma anche ricadute pratiche. Penso alle tante coppie miste, ai bambini e ai ragazzi che vanno a scuola e alle giornate di festività nel loro calendario. Insomma, in gioco ci sono grandi temi religiosi e storici e questioni più pratiche». L’archimandrita della piccola chiesa milanese di piazza Borromeo tiene però a sottolineare che «qui abbiamo già fatto e stiamo facendo tante cose insieme alle altre chiese cristiane: occasioni di confronto, discussione e preghiera che rendono molto vivace l’attività inter-cristiana. E, in effetti, una divisione che resta marcata è sempre quella delle date delle festività». Così conclude: «Se arrivasse l’unificazione della Pasqua sarebbe un bellissimo passo avanti per tutti».