PERCHE’ E’ SBAGLIATO LAMENTARSI DEGLI AMICI
«M i sembra di aver perso l´equilibrio. Ho voglia e bisogno di coltivare amicizie, come tutti credo, ma vedo che con le mie vecchie frequentazioni non c’è più reciprocità. Sono rapporti asimmetrici, che stanno in piedi solo perché cerco di alimentarli io, che sono la single, con più tempo, senza figli e senza rotture». Periodicamente giungono al forum «Supplemento singolo» del Corriere messaggi come questo di Ludovica, triste per l’indisponibilità di molte amicizie di vecchia data, la cui vita è resa complicata dalla presenza di un coniuge o di una famiglia.
Al netto della solidarietà che sorge spontanea in situazioni come questa, specie tra single, ci sono altre considerazioni che si possono fare, forse meno banali. Il fatto è che, dietro queste recriminazioni amicali, si nasconde spesso un forte senso di inadeguatezza. Non si tratta della reazione di una persona che si sente alla pari con quella la cui attenzione sta invocando. Per dirla tutta: molti single si sentono inferiori agli amici che si sono fatti una famiglia e, nel loro lamentarsi della mancanza di attenzione di questi ultimi, è possibile cogliere una richiesta di tutela della propria debolezza. E un’accusa: «Tu che sei più fortunato dovresti essere più generoso». Ma quale amicizia si regge su un presupposto di diseguaglianza? Secondo noi, nessuna. Non si può essere amici per compassione, ma per affinità e interessi comuni, sia pure nella diversità dei caratteri.
Anche tra single le amicizie possono esaurirsi. Succede e non bisogna farne un dramma. Ora, dopo aver verificato che l’amico/a non ha ragioni puntuali di risentimento nei nostri confronti che possiamo superare con un chiarimento o delle scuse, appurato che in effetti le occasioni di incontro sono sempre più rabberciate e faticose, non resta che fare un onesto passo indietro. E cercare altrove. Forse domani ci si incontrerà ancora, oppure no. La vita è cambiamento e a volte può essere brutale. Ma una pianta che perde le foglie il più delle volte non rimane spoglia, ne produce delle nuove. Coraggio allora, guardiamoci intorno.
Dietro le lamentazioni si nasconde spesso solo senso di inferiorità