Corriere della Sera

Pace fatta tra Cina e Giappone. Merito del design (e delle città) del futuro

Nel 2016 a Pechino l’Expo delle nuove soluzioni abitative. Sul modello di Tokyo con un tocco italiano

- Enrica Roddolo

La Cina, l’ex Celeste impero impegnato nella costruzion­e di megalopoli futuristic­he deve trovare anche nuovi modelli abitativi per i maxi agglomerat­i urbani di domani. La Cina che pensa di fondere Pechino con Tianjin e lo Hebei, la provincia che circonda la capitale, nella futura megalopoli Jing-Jin-Ji con la benedizion­e del presidente Xi Jinping (Jing sta per Beijing, Jin per Tianjin e Ji è l’abbreviazi­one di Hebei), s’interroga per capire come vivranno, fra le pareti domestiche, i cinesi del 2020.

Una risposta a questi interrogat­ivi proverà a fornirla il progetto China House Vision che nasce con un cuore cinese, una radice giapponese e un contributo italiano grazie a Beijing Design Week e all’architetto Michele Brunello (Dontstop architettu­ra). «Per questo progetto che ha il sostegno del Ministero cinese per la casa e l’urbanizzaz­ione, Beijing Design Week collabora con il Nippon Design Center: l’idea è di allestire a Pechino, a settembre 2016, una sorta di mini-Expo dedicata interament­e alle case del futuro», spiega Vittorio Sun Qun, managing director e anima della Beijing Design Week. E anticipa: «Al progetto stanno già lavorando 15 tra i migliori architetti cinesi assieme a profession­isti internazio­nali con la mission di realizzare 30 padila glioni-moduli abitativi del futuro. Concept innovativi di case e interior design». Come padiglioni dell’Expo, che invece di raccontare un Paese raccontera­nno un modo di immaginare casa che i cinesi abiteranno domani. Sul modello di quanto già fatto in Giappone nel 2013 con Tokyo House Vision. E le rivalità storiche? « Le antiche ostilità passano in secondo piano, a prevalere è la necessità dei due Paesi di trovare presto soluzioni abitative nuove, anche se a Tokyo il problema è il calo demografic­o e per Pechino la crescita demografic­a e la corsa all’urbanizzaz­ione — risponde l’architetto giapponese Yasuko Natsume del team di Kenya Hara, l’archistar che ha iniziato l’avventura a Tokyo —. E oltreché in Cina, House Vision sarà replicato anche in Malesia, Indonesia, Vietnam. Perché la casa del futuro degli abitanti di Tokyo come di Pechino o Kuala Lumpur non potrà essere identica a quella nordeurope­a o americana».

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Futuro Casa del futuro con accesso per auto, a Tokyo House Vision ( Foto: Nacása&Partners)

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