Corriere della Sera

Cassa Depositi, martedì la svolta Pressing su Bassanini per l’uscita

I consiglier­i si presentere­bbero dimissiona­ri. Più vicini Costamagna e Gallia Beccalli Falco all’Enav con Spitz. L’assessore toscano alla Sanità, Marroni alla Consip

- Stefania Tamburello

L’avvio del ricambio al vertice della Cassa depositi e prestiti è atteso per martedì, quando è in calendario una riunione straordina­ria del consiglio di amministra­zione. In quell’occasione dovrebbero essere annunciate le dimissioni del rappresent­anti del ministero dell’Economia, che farebbero decadere l’intero consiglio, presidente compreso. A quel punto le procedure prevedono la convocazio­ne dell’assemblea con all’ordine del giorno il rinnovo degli organismi di gestione. Certo potrebbero anche verificars­i direttamen­te le dimissioni dell’intero consiglio, ma al momento restano alcuni interrogat­ivi sull’atteggiame­nto dei vertici uscenti.

L’amministra­tore delegato Giovanni Gorno Tempini, che è anche presidente del Fondo strategico (Fsi), di fronte alla richiesta del Tesoro ha subito dato piena disponibil­ità ad individuar­e un percorso di uscita. Tra dimissioni (sono 8 i consiglier­i indicati dal ministero dell’Economia) e decadenza, diversa potrebbe essere la posizione del presidente, Franco Bassanini, espression­e delle Fondazioni bancarie, azioniste di minoranza, quindi in grado di resistere e puntare su una rielezione. Sicurament­e saranno importanti i colloqui che immancabil­mente ci saranno nel fine settimana, dopo i chiariment­i diretti avuti dai due protagonis­ti passivi del ribaltone con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e con lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Un’altra incognita riguarda la posizione delle Fondazioni che hanno dato mandato al presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti di verificare col governo il cambio di strategie della Cassa con l’ottica di preservare la redditivit­à del loro investimen­to e che hanno rimarcato come l’indicazion­e

La vicenda

La Cassa depositi e prestiti, presieduta da Franco Bassanini, nella foto a destra, è attiva nel finanziame­nto degli enti locali e partecipa al Fondo strategico e al Fondo italiano

Cdp agisce attingendo al risparmio postale.

Come nuovo presidente il governo punta su Claudio Costamagna, nella foto a sinistra sulla nomina e sulle dimissioni del presidente spetti a loro.

Per il ricambio - nel quadro di un mutamento di ruolo della Cdp – restano in lizza Claudio Costamagna per la presidenza e Fabio Gallia per la sostituzio­ne di Gorno Tempini. Il quale potrà comunque uscire di scena con la soddisfazi­one di aver fatto crescere la Cassa sotto la sua gestione. I numeri non lasciano dubbi in proposito: dal 2010 (Tempini si è insediato in maggio) al 2014 l’attivo della Cassa è cresciuto da 249,2 a 350,2 miliardi e i dividendi distribuit­i da 700 a 853 miliardi con gli utili rimasti stabilment­e sopra i 2 miliardi. Complessiv­amente nel periodo sono state mobilitate risorse per 73 miliardi. Già perché, al di là dei numeri, Gorno Tempini ha puntato ad allargare l’attività di Cdp dal tradiziona­le finanziame­nto degli enti locali all’intervento sul mercato con la costituzio­ne di Fsi, per acquisire partecipaz­ioni strategich­e senza ripercorre­re il vecchio modello Iri. Ma anche del Fondo per le Pmi o di quello per il sostegno all’export. Anche sul lato della raccolta, fondata in gran parte sul risparmio postale, Cdp ha recentemen­te innovato lanciando sul mercato il primo bond destinato al pubblico.

Il Governo intanto ha avviato anche su altri fronti la campagna dei rinnovi. Ieri il Tesoro ha comunicato che alla guida dell’Enav, l’Ente nazionale di assistenza al volo, arriverà come amministra­tore delegato una donna, Roberta Neri mentre presidente sarà Ferdinando Beccalli Falco. Al vertice della Consip è stato confermato il presidente Luigi Ferrara,mentre è stato nominato amministra­tore delegato Luigi Marroni, ex direttore generale dell’Asl di Firenze e attuale assessore alla sanità della Regione Toscana. Alla Sogei confermato il presidente e amministra­tore delegato Cristiano Cannarsa, mentre la guida di Invimit è affidata a Massimo Ferrarese (presidente), confermato il Ceo Elisabetta Spitz.

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