Corriere della Sera

Una squadra con pochi punti sicuri, ma con una rotta precisa

- di Mario Sconcerti

rriva quasi clandestin­o questo pareggio in Croazia con tanto di svastiche disegnate a metà campo, vecchi ricordi per teppisti inconsolab­ili. D’altra parte non a caso si giocava senza pubblico. È in realtà un risultato importante perché ci tiene dentro la corsa alle migliori e conferma che il peggio è alle spalle. Conte ha fatto un buon lavoro. Era difficile chiedergli di più. Credo sia la Nazionale più fragile dagli anni Cinquanta, quella che fu messa fuori dall’Irlanda del Nord, l’unica volta in cui fummo eliminati dai Mondiali. Una squadra con pochi punti sicuri, quasi una scommessa tra la volontà risparmiat­rice dei club e quella legittima dell’intero movimento. Il risultato di Conte è una squadra nuova, spesso di colori improvvisa­ti, ma discreta nella tenuta. Non è un problema di risultati, alla fase finale degli Europei saremmo comunque arrivati, anche per inerzia. Ma Conte ha saputo nuotare in mezzo alla confusione tenendo una linea abbastanza precisa. Non c’è stato niente di esaltante, ma ci sono stati molti accenni di squadra. Il resto va sul conto di un movimento che tarda a trovare i suoi soliti riferiment­i, i grandi giocatori che abbiamo sempre avuto. Il migliore adesso è Candreva, per completezz­a e maturità. Questo dà una cifra. In questo piccolo mare di modestia Conte è riuscito a trovare almeno una rotta. Ha anche inventato soluzioni diverse, si è sentito l’odore forte della volontà, non i risultati migliori. Credo però che nessuno avrebbe potuto far meglio. Questo stesso risultato in Croazia lo conferma. Una Nazionale di infortunat­i e fuggitivi ha comunque fermato una squadra molto più promettent­e. Che futuro ci sia oltre l’ostacolo è difficile dirlo. Conte ha trovato molti nuovi giocatori, nessuno decisivo. È cresciuto Candreva, è arrivato Pellè, è rimasto Pirlo. Siamo nella norma. Non si aspetta una Nazionale diversa, si aspetta l’invenzione di nuovi giovani, una nuova crescita complessiv­a, qualcosa che non dipende da Conte. Il nostro campionato Primavera è fatto da tre gironi di 14 squadre, serie Ae B insieme, solo 4-5 partite vere a stagione. Che settore giovanile è? Chi dovrebbe allenare l’altro a diventare uomo? In questa vaghezza a mio parere Conte deve solo imparare a capire che i suoi problemi personali sono suoi e di nessun altro. Chiuda l’argomento scommesse, lo lasci ai giudici. Il resto del suo lavoro è stato certamente buono.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy