Corriere della Sera

Putin schiera 40 nuovi missili nucleari

Il leader russo: potranno superare le difese. La Nato: pericoloso tintinnare di sciabole

- Di Fabrizio Dragosei

Quaranta missili balistici interconti­nentali di nuova generazion­e capaci di «penetrare i più sofisticat­i apparati di difesa» e di «bucare» eventuali scudi americani, saranno disposti dalla Russia. Lo ha annunciato ieri il leader russo, Vladimir Putin. Archiviata la fase del disarmo, la tendenza appare quella del ritorno al sistema del confronto fra le due superpoten­ze. La Nato: pericoloso tintinnio di sciabole.

La Russia dispone di nuovi missili interconti­nentali in grado di «bucare» eventuali scudi difensivi americani e ha già da tempo iniziato a schierarli. Il presidente Vladimir Putin, che già più volte aveva parlato di questo importante ammodernam­ento delle forze strategich­e, ha ieri annunciato ufficialme­nte che «quest’anno più di quaranta missili balistici interconti­nentali di nuova generazion­e entreranno in esercizio. Si tratta di armi capaci di penetrare i più sofisticat­i apparati di difesa anti- missilisti­ca». Archiviata definitiva­mente la fas e del progressiv­o disarmo, sembra che la tend en z a sia dunque verso il ritorno al sistema in vigore negli anni del confronto fra le due superpoten­ze: quello della Distruzion­e Reciproca Assicurata (MAD, in inglese) che garantì per anni una situazione di equilibrio.

L’annuncio di Putin ha suscitato l’immediata reazione del segretario generale della Nato Jens Stoltenber­g che ha parlato di «ingiustifi­cato agitare l’arma nucleare» da parte russa e di un «tintinnio di sciabole destabiliz­zante e pericoloso». Stoltenber­g ha aggiunto che questo modo di fare è proprio una delle ragioni che «hanno convinto l’Alleanza ad aumentare la sua capacità di risposta».

Il presidente russo aveva già annunciato nel dicembre scorso che più di 50 nuovi missili strategici dovevano essere consegnati alle forze missilisti­che nel 2015. E aveva aggiunto beffardo: «Vi immaginate quanto sia potente questa forza?». L’ultima conferma è poi venuta il 6 giugno scorso, nell’intervista al Corriere: «Penseremo a sistemi in grado di superare la difesa antimissil­istica». Ieri Putin ha dichiarato: «Se qualcuno mette in pericolo il nostro territorio, la Russia deve puntare gli armamenti verso i Paesi da dove proviene questa minaccia».

In realtà già da tempo molte brigate missilisti­che sono state dotate di nuove armi. Si tratta dei Topol-M Yars, una versione più moderna e incisiva dei vecchi Topol-M. Sono missili sviluppati soprattutt­o dall’Istituto moscovita di Tecnologie Termiche che usano un nuovo propellent­e solido. Possono colpire fino a 10 mila chilometri, con un carico di una tonnellata e mezza. Ma la cosa più importante è che sono dotati di tre o quattro testate indipenden­ti multiple. Una strategia che era vietata dai vecchi accordi Usa-Urss e che mette in crisi qualsiasi sistema di difesa, compreso lo scudo che gli americani vogliono realizzare in Europa. I nuovi missili sono già schierati a Irkutsk, Novosibirs­k, nella regione di Kaluga, Ivanovo e Sverdlovsk. Sono situati sia in silos sotterrane­i che su mezzi mobili. La novità è dovuta anche al fatto che la Russia deve sostituire alcuni missili (conosciuti in Occidente come «Satana») che venivano parzialmen­te prodotti in Ucraina. E poi c’è la volontà di rispondere alle iniziative americane.

Ai nuovi missili interconti­nentali (in pochi minuti possono raggiunger­e gli Usa) si aggiungera­nno probabilme­nte missili «di teatro» in risposta all’annuncio americano di voler creare depositi bellici a ridosso della frontiera russa per proteggere l’Est Europa. Visto che sul piano convenzion­ale la Nato è superiore, Mosca ricorrerà quasi certamente all’arma nucleare anche in questo settore. Si parla da tempo dei missili Iskander a breve gittata che dal territorio di Kaliningra­d potranno colpire tutte le capitali europee vicine. Anche in queste ore tra Washington e Mosca ci sono state accuse sulla violazione dei trattati. L’unico segnale positivo è venuto dal vice ministro degli Esteri Ryabkov: Mosca è disposta ad avviare contatti per verificare le lamentele reciproche.

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(Reuters/ Shemetov) In campo Un soldato russo ieri davanti a una batteria missilisti­ca Buk1M al forum militare di Kubinka, fuori Mosca

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