Corriere della Sera

Ncd si ricompatta e difende Azzollini

Domani l’audizione del senatore che rischia l’arresto. E nel Pd ora prevale la prudenza

- Dino Martirano

Sugli arresti domiciliar­i per il senatore Antonio Azzollini (Ncd), il partito di Alfano «darà battaglia sulle carte» inviate alla Giunta per le autorizzaz­ioni dal giudice di Trani. Al Pd l’ex ministro Maurizio Lupi chiede di «non avere pregiudizi» mentre altri centristi, Renato Schifani e Gaetano Quagliarie­llo, oggi torneranno alla carica con la proposta di un Senato elettivo sempre scartata dal ministro Boschi: per gli equilibri di coalizione al Senato, dunque, l’esito del voto su Azzollini risulterà determinan­te.

La prima spallata di Ncd è arrivata ieri sera con la convocazio­ne, in contempora­nea con la seduta della Giunta per le autorizzaz­ioni del Senato, dell’assemblea dei parlamenta­ri centristi. Presente Antonio Azzollini, che è stato accolto calorosame­nte, il partito, dopo i primi tentenname­nti, si è ritrovato compatto nel difendere il presidente della commission­e Bilancio, anche con Nunzia De Girolamo che, di questi tempi, non è proprio in linea con i vertici ncd.

La Giunta deve valutare — per l’accusa di associazio­ne a delinquere e concorso in bancarotta legata la dissesto di un ente religioso che domina la sanità pugliese — se esistano gli estremi per la misura cautelare così come sono stati individuat­i dal gip di Trani: «Il giudice non è stato circostanz­iato » , azzarda Enrico Buemi, membro della Giunta per i socialisti eletti con il Pd, che ha provato senza successo a chiedere l’audizione del commissari­o straordina­rio dell’ente, Cozzoli. Gaetano Quagliarie­llo (Ncd) ha letto nella carte di Trani un «pericoloso precedente»: «Si sta dando un giudizio penale sull’operato di un parlamenta­re, ovvero il magistrato sta valutando l’attività legislativ­a...». Seri dubbi, anche se non può parlare, arrivano da Andrea Augello (Ncd) che fa parte della Giunta: «L’impianto del giudice appare lacunoso». Salvatore Torrisi (Ncd) ricorda che bisognerà tenere conto anche della recente normativa varata dal Parlamento sulla custodia cautelare.

Nel Pd, dunque, già si registra una maggior prudenza sulle sorti di Azzollini: «Il nostro

Il caso

Per il crac della casa di cura Divina Provvidenz­a la Procura di Trani ha chiesto l’arresto di Antonio Azzollini, senatore di Ncd e presidente della commission­e Bilancio: domani decide la Giunta del Senato per le autorizzaz­ioni a procedere lavoro sarà serio e rigoroso, basato esclusivam­ente sulle carte, e ad oggi nulla può essere anticipato», si limita a dire al vicepresid­ente della Giunta Stefania Pezzopane. I commissari dem vivono da giorni nell’imbarazzo dopo che il presidente del partito, Matteo Orfini, ha voluto dare la linea («Mi pare inevitabil­e votare per l’arresto») a chi invece dovrebbe decidere soltanto in punta di diritto. La Giunta, che ha ascoltato la relazione tecnica del presidente Dario Stefano (Sel), domani potrebbe ascoltare Azzollini per poi entrare nel vivo della discussion­e, il 23 e il 25 giugno. Ma il centrodest­ra, e ieri ha dato un segnale forte in Aula Francesco Nitto Palma (FI), si prepara a una lunga battaglia. In nome del garantismo.

Augello (Ncd) A noi l’impianto del giudice appare lacunoso Pezzopane (Pd) Il nostro sarà un lavoro serio basato sulle carte I tempi Nella Giunta per le autorizzaz­ioni la discussion­e entrerà nel vivo il 23 e 25 giugno

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