Corriere della Sera

Ségolène alla disfida della Nutella. Galletti: «È sconcertan­te»

La responsabi­le francese dell’Ecologia: non mangiatela, c’è l’olio di palma. Ferrero: è sostenibil­e al 100%

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

«Bisogna ripiantare gli alberi in modo massiccio perché assistiamo a una grande deforestaz­ione, che è una delle cause del riscaldame­nto climatico » , esordisce la ministra francese dell’Ecologia e numero tre del governo Ségolène Royal, invitata alla trasmissio­ne tv Le Petit Journal per parlare della grande conferenza sul clima «COP21» che si apre in dicembre a Parigi.

Fin qui niente di sconvolgen­te, sembra la solita generica dichiarazi­one di buone intenzioni, un appello tanto ragionevol­e quanto privo di conseguenz­e per lo stile di vita dei

Ministro

Nata a Dakar il 22 settembre 1953, Ségolène Royal è stata candidata del partito socialista alla presidenza della Repubblica, battuta al secondo turno da Nicolas Sarkozy. Oggi è ministro dell’Ecologia del governo Valls singoli. Ma è la frase successiva a risvegliar­e l’attenzione del pubblico. «E bisogna smettere di mangiare la Nutella», aggiunge Ségolène Royal.

Gli spettatori alzano la testa, il conduttore Yann Barthès è sorpreso, «è buona, la Nutella...», prova a obiettare, «ma non va mangiata— insiste Royal —, perché si tratta di olio di palma, correspons­abile della deforestaz­ione».

L’olio di palma è il nuovo nemico pubblico. Criminaliz­zato nelle diete (è presente nella maggior parte di biscotti e merendine), e incolpato delle catastrofi climatiche. Già nel 2011 la commission­e Affari sociali del Senato a Parigi aveva aumentato del 300 per cento la tassa sull’olio di palma, ma due anni dopo il premier Jean-Marc Ayrault aveva annullato quel provvedime­nto.

Il dialogo televisivo continua. «Così però rischia di fare crollare tutta un’azienda, se dice “non bisogna mangiare la Nutella”», insiste il conduttore rivolto alla Royal. «E allora devono utilizzare delle altre materie prime», ribatte la ministra francese.

L’azienda italiana già in passato ha spiegato che l’olio di palma è un ingredient­e insostitui­bile per la Nutella, e si è lanciata allora in una campagna per garantire la sostenibil­ità ambientali delle piantagion­i (Indonesia e Malesia sono i maggiori produttori). Ieri la Ferrero France in una nota ha spiegato che «i nostri prodotti sono realizzati facendo uso esclusivo di olio del frutto di palma certificat­o al 100% come sostenibil­e, secondo quanto In tv Ségolène Royal ha chiesto di non mangiare la Nutella in una intervista in diretta al Petit Journal di previsto dalla “tavola rotonda sull’olio di palma sostenibil­e - Rspo” (la Rspo è un’associazio­ne che riunisce produttori, investitor­i e alcune ong , ndr) ».

Royal sembra avere deciso di scuotere l’opinione pubblica accompagna­ndo i proclami sull’ambiente con esempi concreti: prima della Nutella il suo bersaglio è stato l’erbicida Roundup Monsanto, che sarà vietato dal 2016.

Il ministro italiano dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha reagito seccamente con un tweet: «Ségolène Royal sconcertan­te: lasci stare i prodotti italiani. Stasera per cena... pane e Nutella».

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