Usa, Corea, Germania Tutti i segni «più» della moda maschile
«La moda maschile sta per esplodere. le grandi maison si stanno tutte muovendo». Lo scandisce forte il presidente del Pitti Gaetano Marzotto nel salone del 500 a Palazzo Vecchio affrescato dal Vasari comunicando i primi segnali positivi di una ripresa «ancora flebile»: «Il dollaro forte nel primo trimestre 2015 fa segnare un + 15 % di esportazioni negli Usa, + 13,5 in Gran Bretagna, + 23 in Corea e un bel +6 in Germania (nella stessa nostra valuta). Restano purtroppo in negativo Francia, Italia e Cina (-3,5) ed è pesantissimo il calo in Russia (-27%) per la questione delle sanzioni. Spero che vi mettiate presto d’accordo», continua Marzotto rivolto alla ministra dello sviluppo economico Federica Guidi. «Dal punto di vista industriale la crisi vissuta è stata quasi come una guerra» interviene lei.
Il sindaco Dario Nardella fa l’elogio della fantasia citando Pirandello, dice che Firenze e Pitti condividono lo stesso destino, «vedo un Pitti e una città sempre più internazionali». La manifestazione fiorentina cresce, di stagione in stagione, e chiede nuovi finanziamenti per Pitti bimbo e Pitti filati. La ministra annuisce e ricorda i 18 milioni stanziati per migliorare le fiere del settore. Milano, in fatto di comunicazione, ha ancora qualcosa da imparare.