Corriere della Sera

L’allarme di Telecom: 4.000 assunzioni a rischio Vivendi salirà al 10-15%

Recchi: aspettiamo i decreti su banda larga e Jobs act

- Corinna De Cesare

L’attesa è per due capitoli: la banda larga e il Jobs act. Sul piatto ci sono ben quattro mila assunzioni e un piano industrial­e da dieci miliardi. E Telecom ci tiene a sottolinea­re che «le leggi devono accompagna­re gli sforzi e gli impegni delle aziende».

In questi termini ha parlato ieri Giuseppe Recchi, presidente del gruppo delle telecomuni­cazioni. Che ha voluto subito specificar­e che con il governo, sul tema della banda larga, non ci sono affatto asperità. «Non ci sono diversità di vedute. Non stiamo litigando per niente - ha spiegato su Radio24 -. Il nostro piano è totalmente allineato con gli obiettivi del governo. Noi ci mettiamo la faccia, ma anche i soldi. Il piano industrial­e prevede 10 miliardi in tre anni, 3,5 quest’anno. Sarebbe un peccato e un’occasione mancata per il Paese se operatori come noi, con un piano così grande, non venissero incoraggia­ti ad investire». Ma il decreto ancora non arriva. «Stiamo aspettando con ansia che si sblocchi - ha aggiunto Recchi - sono certo che il governo farà un’operazione che tiene conto di avere un mercato competitiv­o con regole uguali per tutti». Un messaggio chiaro, che è andato ad aggiungers­i a quello sui decreti del Jobs act, pena l’impossibil­ità di effettuare le 4.000 assunzioni annunciate con il piano industrial­e. «Siamo in attesa dei decreti attuativi sulla solidariet­à espansiva - ha aggiunto Recchi - per procedere sulle 4.000 assunzioni».

Altro capitolo quello di Vivendi: il colosso francese diventerà il primo azionista di Telecom con l’8,3% del capitale attualment­e detenuto da Telefonica. Ma la quota potrebbe aumentare tra il 10 e il 15%. L’ipotesi sarebbe ancora in discussion­e tra i manager della società. Nel frattempo procede l’iter di quotazione delle torri di Telecom: dopo il tutto esaurito tra gli investitor­i istituzion­ali anche la parte dell’Ipo di Inwit (il 10%) destinata al retail risultata tutta prenotata. L’offerta pubblica di vendita termina oggi.

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