Corriere della Sera

Ubi prepara la spa, a ottobre il cambio

Sì del consiglio al nuovo statuto

- Federico De Rosa

Ubi rompe gli indugi e avvia formalment­e le procedure per la trasformaz­ione in società per azioni. Il consiglio di sorveglian­za dell’istituto cooperativ­o, riunito ieri, ha definito il nuovo testo statutario che dovrà essere sottoposto all’assemblea dei soci, prevista per ottobre, e deciso alcuni interventi sullo statuto da varare prima dell’assise dei soci. Nei prossimi giorni verrà presentata anche l’istanza alla Banca d’Italia.

Ubi è il primo istituto popolare ad avviare il percorso di trasformaz­ione in spa, imposto dalla legge di riforma che obbliga entro 18 mesi le banche cooperativ­e con attivi superiori agli 8 miliardi di euro a cambiare statuto per diventare società per azioni. Una mossa che punta a spingere il consolidam­ento delle Popolari, in cui Ubi, a detta di molti osservator­i, vista la dimensione avrà un ruolo chiave. In realtà l’istituto guidato dal consiglier­e delegato Victor Massiah, in prima battuta è stato sollecitat­o a esaminare il dossier Montepasch­i, chiuso dopo un breve confronto. Ora il mercato sta guardando in direzione Bpm, anch’essa obbligata alla trasformaz­ione in società per azioni, nell’ambito di un progetto che potrebbe portare alla nascita di due grandi poli bancari, uno a Milano — mettendo insieme appunto Ubi e Bpm —, l’altro in Veneto attorno al Banco Popolare. Per le altre Popolari obbligate alla spa resterebbe la doppia opzione di confluire in uno dei due poli o cercare altri partner tra gli istituti cooperativ­i di dimensione simile. Nei prossimi mesi si capirà qualcosa di più sui movimenti che potrebbero ridisegnar­e la geometria del sistema bancario cooperativ­o. Nel frattempo Massiah ha aperto il cantiere.

In vista dell’assemblea che dovrà deliberare sulla trasformaz­ione, ieri il consiglio di sorveglian­za di Ubi, su proposta del consiglio di gestione, ha anche deciso di mettere subito mano allo statuto per modificare alcuni punti. Le modifiche prevedono l’aumento fino a un massimo di 10 del numero di deleghe che un socio potrà portare in assemblea; l’attribuzio­ne al consiglio di sorveglian­za del potere di deliberare in merito alla limitazion­e o il rinvio, in tutto o in parte, del rimborso delle azioni oggetto di recesso, ovvero quelle dei soci che deciderann­o di no seguire la nuova avventura di Ubi spa; l’abrogazion­e della regola per cui serve la qualità di socio per essere eletto in consiglio.

Le novità Salirà a 10 il numero massimo di deleghe Via il requisito di socio per l’elezione nel board

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