Unione petrolifera, Gilotti lascia ma il successore non c’è
( an.duc) Non esiste un precedente. E’ la prima volta che l’Unione petrolifera si presenta all’ assemblea annuale senza né il nome né, tantomeno, un’intesa su chi sarà il prossimo presidente dell’associazione che raccoglie l’industria petrolifera italiana. Il presidente uscente, Alessandro Gilotti (numero uno di Kuwait Petroleum Italia), non avrebbe intercettato il necessario consenso per un secondo mandato. D’altra parte dal giro di orizzonte effettuato dai tre saggi Alessandro Garrone, Ugo Brachetti Peretti e Angelo Fanelli non è uscito un candidato in grado di catalizzare il gradimento degli associati. Morale: all’assemblea di domani Gilotti si presenterà senza alcuna indicazione certa circa la sua successione. Serve una pausa di riflessione che, tuttavia, restituisce l’immagine di un’Unione petrolifera meno compatta di un tempo. La crisi nel comparto della raffinazione e una crescente concorrenza nel settore della distribuzione hanno fatto si che l’associazione perdesse le caratteristiche di quel monolite su cui ha governato indisturbato per sedici anni l’ex presidente Pasquale De Vita.