Polemica sul Nobel nigeriano per la cattedra di poesia
Oxford, Soyinka nel mirino
Non sono così poetici i veleni e le obiezioni scatenati quest’anno intorno alla Cattedra di Poesia di Oxford. A mano a mano che si avvicina la data fatidica (il 19 luglio, dopodomani), in cui sarà nominato il nuovo titolare della più prestigiosa cattedra letteraria d’Inghilterra, la campagna intorno ai nomi dei candidati non risparmia colpi bassi. In particolare, si moltiplicano le obiezioni contro l’eventuale elezione a titolare della cattedra quinquennale dello scrittore nigeriano Wole Soyinka, 80 anni, premio Nobel per la letteratura 1986 (che sarà a Milano il 27 giugno per la Milanesiana) .
L’accusa più frequente contro il Nobel Soyinka, tra quelle riportate dai quotidiani inglesi, è l’obiezione che il poeta nato nel 1934 sarebbe «troppo vecchio» e addirittura troppo «ingombrante» per la posizione: tuttavia se fosse eletto, dovrebbe succedere al grande Geoffrey Hill, nato nel 1932, eletto nel 2010 (a 78 anni) e giunto alla scadenza del suo mandato a 83 anni. «Ingombrante» significa invece che Soyinka, già premio Nobel, potrebbe non prendere troppo seriamente, sostengono i suoi detrattori, l’incarico di docenza.
A quest’ultima accusa Soyinka ha risposto con una elegante dichiarazione al «Guardian»: «È curioso che qualcuno possa perfino speculare — ha ribattuto il poeta — sul fatto che io consenta a gente impegnata e presissima, amici, colleghi e perfetti estranei, di perdere tempo appoggiando il mio nome per una posizione così prestigiosa, se io non stessi concorrendo seriamente».
Certo, gli altri «concorrenti» sono più giovani: il poeta britannico Simon Armitage è nato nel 1963, la scrittrice americana Alicia Elsbeth Stallings è del 1968, lo scrittore inglese Ian Gregson è nato nel 1962 e l’altro poeta inglese della cinquina, Seán Haldane, è nato nel 1943. Né a scatenare le fazioni accademiche è lo stipendio legato alla cattedra, «appena» 12 mila sterline l’anno. Chissà, forse a rendere incandescente quest’elezione c’è il fatto che la cattedra è nata nel 1708, ed è stata occupata da poeti come W.H. Auden, Seamus Heaney, Robert Graves, Cecil Day-Lewis. Anche loro, sì, nomi ingombranti.