Popolari, la lunga marcia per la conversione in «spa»
( s.bo.) Ubi banca martedì ha fatto da apripista alla trasformazione delle maggiori Popolari in «spa», definendo il nuovo statuto da sottoporre all’assemblea dei soci che sarà convocata prevedibilmente entro il mese di ottobre. Ma per il momento fra le altre «candidate» al passaggio obbligatorio da istituti cooperativi a società per azioni, cioè le Popolari con oltre 8 miliardi di attivo, non pare albergare particolare fretta. Del resto il tempo non manca: i 18 mesi per la trasformazione scattano di fatto dal 26 giugno, cioè dall’entrata in vigore del decreto di recepimento della direttiva europea. E sembra che per più di un istituto la priorità sia ora una possibile aggregazione. Pier Francesco Saviotti ( foto) amministratore delegato del Banco Popolare ha detto ieri che l’istituto «non ha ancora fissato la data dell’assemblea» per la trasformazione in Spa. Saviotti ha anche aggiunto sul fronte delle aggregazioni, rispondendo alla domanda specifica su un possibile merger con la Popolare di Milano: «Non è il caso di entrare in questi argomenti, sono momenti particolari». Per la Bper i tempi non sono ancora definiti e potrebbero essere ben più lunghi di quelli Ubi: sarà l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2015, che si terrà nella primavera del 2016, la «prima finestra» utile per la trasformazione in spa della Banca popolare dell’Emilia Romagna. Lo ha detto Alessandro Vandelli, amministratore delegato dell’istituto. «Dall’assemblea per l’approvazione del bilancio 2015 in poi sarebbe il momento ideale, ma stiamo analizzando la situazione». Nel frattempo la popolare procederà con le «altre attività da fare», come l’aumento a 10 delle deleghe di voto previsto dalla legge che è «una decisione che spetta al consiglio». Riferendosi appunto a Ubi Vandelli ha aggiunto: «Ben venga se qualcuno fa da apripista», però ogni banca «dovrà fare i conti «con le proprie caratteristiche» e «con i propri soci». E sul terreno delle aggregazioni per Bper è «ancora una fase di riflessione, un momento esplorativo e di confronto» e l’attenzione è concentrata sul mondo delle Popolari: «Ci interessa di più perché ci sono affinità culturali e di business che renderebbero le cose più semplici». Non è escluso poi che l’aggregazione possa essere contestuale alla trasformazione in spa: «Se c’è una trattativa certa in corso può avere senso un percorso condiviso».