«A Veronica 1,4 milioni» Ne chiedeva tre al mese
La sentenza sul divorzio: garantito un tenore di vita simile
Tutto quel che resta del matrimonio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, oltre a tre figli ormai già grandi e indipendenti, è un assegno «divorzile» da un milione e 400 mila euro che ogni mese, vita natural durante, il primo dovrà continuare a versare alla seconda. Naufragata la trattativa su un’una tantum, il Tribunale di Monza ha confermato quanto fissato ad aprile. E dai documenti traspare qual era il ricchissimo ménage della famiglia Berlusconi.
Sono 46.666 al giorno, o anche 16,8 milioni l’anno, gli euro assegnati a Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario.Una somma ingente (sulla quale la signora dovrà pagare le tasse, mentre l’ex marito potrà dedurla dal suo cospicuo reddito) che è parametrata sul tenore di vita garantito alla famiglia da uno degli uomini più ricchi d’Italia in quasi 24 anni di matrimonio, interrotti ad inizio 2014 dal divorzio dopo tre anni di separazione. A volerla fu la Lario nel 2009, quando scoppiò il caso Noemi Letizia, a causa delle «scelte» e della «personalità del marito» che avevano fatto diventare la convivenza «intollerabile e fonte di crescente sofferenza», si legge agli atti dei procedimenti per la separazione (a Milano) e per il divorzio (a Monza).
Veronica Lario descrive il suo tenore di vita durante il matrimonio, che deve essere garantito al coniuge meno ricco anche nel corso della separazione e deve essere simile, ma inferiore, dopo il divorzio. Per mantenerlo chiedeva ben tre milioni e 600mila euro al mese, ridotti a tre dal Tribunale e poi a due dalla Corte d’appello di Milano su ricorso di Berlusconi. Soldi indispensabili per continuare a vivere nella splendida Villa Belvedere di Macherio, stimata 78 milioni di euro, o in una residenza similare, con una dozzina di persone di servizio, segretaria e maggiordomo compresi. Per la bellezza personale, abiti esclusivi dei migliori stilisti, una piscina, una palestra in cui fare esercizi sotto la guida di un trainer e le cure di parrucchieri ed estetisti a domicilio. Una magione sorvegliata 24 ore su 24 per 365 giorno l’anno da un esercito di guardie private e da sistemi di sicurezza.
Relax con cinque settimane all’anno nella fantastica villa Certosa di Porto Rotondo (Olbia), quella dal parco sul mare e finto vulcano, e altre 4/5 settimane in crociera al sole dei Caraibi a bordo dello yacht «Morning Glory» appartenente a una società riferibile al marito. Non mancano viaggi in tutto il mondo, come alle Galapagos, in Polinesia, Brasile, Laos, Thailandia, New York, Parigi, Londra, solo per citarne alcune, con spostamenti su voli di linea nelle classi più costose oppure negli elicotteri e negli aerei delle società di Silvio Berlusconi. È evidente che il marito non ha fatto mai mancare i fondi per un «elevatissimo tenore di vita » , evitandole di mettere mano alla cassa personale: le versava anche 50 mila euro al mese per le «piccole spese». Nessuno mette in dubbio «l’indole generosa del marito» che nel corso del matrimonio ha regalato alla moglie anche molti «gioielli di inestimabile valore». Gli avvocati di Berlusconi (Ippolita Ghedini, Cristina Rossello e Filippo Gioggioli) avevano contestato le richieste sostenendo che Veronica Lario (assistita da Maria Cristina Morelli e Maria Serena Ciccarese) è economicamente indipendente grazie al vasto patrimonio personale che, accumulato negli anni anche con le elargizioni del marito, ammonterebbe a circa 85 milioni di euro, in gran parte formato da immobili in Italia e all’estero, come ville e appartamenti a Milano, Londra, New York e in Svizzera.
Prima della fissazione dell’assegno «divorzile», decisa ieri dalla presidente del Tribunale di Monza, Anna Maria Di Oreste, le parti hanno tentato la strada della soluzione forfettaria. Le trattative sarebbero partire da una richiesta dei Miriam Bartolini intorno agli 80 milioni di euro, poi scesa a 70, e da un’offerta di Silvio Berlusconi di 40 milioni, salita fino a 45. Una differenza di 25 milioni (meno di due anni di assegni mensili) che però è rimasta incolmabile.
Le carte Nessun accordo tra i due. Negli atti anche i viaggi intorno al mondo della Lario