Corriere della Sera

«Io e i miei in una pattumiera Odevaine mi sembrava solo un bravissimo consulente»

Il sottosegre­tario: l’avevo conosciuto grazie al Viminale

- di Fabrizio Roncone © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Parliamo subito dei suoi rapporti con Luca Odevaine.

«Sì, certo, va bene... Faccio tutto ciò che può essere utile a ristabilir­e la verità. Però tenga conto che sono un uomo distrutto...». Odevaine. «Pensi che poco fa mi ha chiamato pure suor Mariella. Mi fa: Peppino caro, che succede? Guarda che a me puoi dirlo...». Chi è suor Mariella? « Una suorina di Catania amica mia. Perché io sono un uomo di Chiesa. Ma questi, grillini e leghisti, mi trattano come un delinquent­e capace di lucrare sugli immigrati. Vivo un’esperienza terribile, mi creda. C’è Lucia che piange a singhiozzi da giorni...». Chi è Lucia? «Mia moglie. Abbiamo tre figli. Anche loro, povere creature, in questa pattumiera... Che poi, no, dico...» ( gli trema la voce). Cosa? «Vuole davvero sapere dei miei rapporti con quell’Odevaine? È lui che mi nomina nelle intercetta­zioni dell’inchiesta Mafia Capitale...».

(L’aula della Camera si appresta a respingere le mozioni di censura nei suoi confronti presentate da Lega, M5S e Sel: lui, Giuseppe Castiglion­e, sottosegre­tario all’Agricoltur­a di anni 51, da Catania, dov’è indagato dalla locale procura per «turbativa d’asta» nell’appalto da 100 milioni di euro per il Cara di Mineo, notabile isolano di Ncd, amico personale del ministro Angelino Alfano, dentro un’intervista di mezz’ora).

«Allora, siamo nell’aprile del 2011 e c’è la prima emergenza immigrati. Io sono presidente della Provincia di Catania e, per conto della Protezione civile, divento “soggetto attuatore” del Cara, il Centro assistenza rifugiati e richiedent­i asilo. Al tavolo organizzat­ivo allestito da Roberto Maroni, all’epoca responsabi­le dell’Interno, capisco che il più bravo consulente che posso portarmi dietro è, appunto, Luca Odevaine. Capo della polizia provincial­e di Roma, un curriculum pazzesco. Mi sembra la persona giusta. Così scrivo a Franco Gabrielli, responsabi­le della Protezione civile, e gli chiedo l’autorizzaz­ione. E lui, Gabrielli, mi dice: perfetto, bravo, ottima scelta».

Onorevole, non faccia il furbo: tutti pensavano che Odevaine fosse un gentiluomo.

«Ripeterò quello che le ho appena detto alla commission­e d’inchiesta sui migranti, a Palazzo San Macuto, dove verrò ascoltato tra poche ore».

Il presidente della commission­e Gennaro Migliore, secondo l’Huffington Post, avrebbe riferito a Renzi: «Castiglion­e ci sta dentro fino al collo».

«Ho grande stima di Migliore... ma dice una cosa sbagliata. Io feci solo due gare, laggiù: una il 5 agosto del 2011, un’altra il dicembre successivo. E sempre seguendo tutti i protocolli, chiedendo parere preventivo alla Corte dei Conti, registrand­o tutto presso la Ragioneria generale dello Stato...».

Racconta Odevaine: «Giuseppe Castiglion­e m’è venuto a prendere all’aeroporto e m’ha portato a pranzo. Arriviamo al tavolo e c’era una sedia vuota. Dico: e di chi è? Arrivai a capire che quello che veniva a pranzo con noi era quello che avrebbe dovuto

L’ho visto al tavolo organizzat­o dall’allora ministro Maroni, aveva un curriculum pazzesco, chiesi il via libera di Gabrielli e lui disse sì

vincere la gara».

«Lei scherza, vero? È chiaro che io porto a pranzo il mio consulente!». E la sedia vuota? «Boh, no, giuro, non ci capisco più niente: ma di cosa stiamo parlando, eh? Di una sedia vuota in un ristorante?».

Raffaele Cantone, il presidente dell’Anticorruz­ione, parla di gare «illegittim­e».

«Si riferisce a una gara del 2014! Ma io ero già fuori dal giugno del 2013... quando, eletto a Montecitor­io, avevo mollato la presidenza del consorzio dei comuni intorno a Mineo... Punto. Basta. Fine».

Gli inquirenti sospettano che lei, negli anni, sia stato il personaggi­o centrale del sistema di potere creato a Mineo. «E sospettano male!». C’è un’intercetta­zione del 4 febbraio 2014. Sempre Odevaine: «Castiglion­e è molto vicino ad Alfano, è quello che gli raccoglie i voti in Sicilia. È chiaro che lui sul ministro ha un peso importante».

«Vuol sapere se sono amico di Angelino? A-sso-lu-ta-mente sì! Detto questo: è peccato volersi bene e stimarsi?».

No. Però è curioso che Odevaine parli di lei ancora nel febbraio del 2014... «Strano, scusi, per chi?». Ha mai incontrato Salvatore Buzzi?

«No, mai».

L’amica suora La mia amica suor Mariella mi ha detto: “Che succede? Guarda che a me puoi dirlo”

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