Corriere della Sera

«Aspetto dei pareri, poi sospenderò De Luca»

Renzi: la Severino lascia spazio interpreta­tivo. Vogliamo seguire la strada corretta, ci vorrà qualche giorno Lunedì primo consiglio regionale in Campania, il governator­e dovrebbe quindi insediarsi e nominare il vice

- Renato Benedetto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La legge Severino è uguale « per tutti » , ci vorrà «qualche giorno», ma la strada è tracciata: «Sono pronto a firmare il provvedime­nto di sospension­e per il presidente della Regione Campania», ha chiarito ieri Matteo Renzi. A lui spetta l’ultimo atto di questa complicata vicenda: la firma in calce al decreto di sospension­e per Vincenzo De Luca, eletto governator­e il 31 maggio, proclamato giovedì scorso, ma su cui pende, appunto, il provvedime­nto di sospension­e (per 18 mesi) in base alla legge Severino dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio.

Che la vicenda sia intricata lo ha ammesso ieri lo stesso premier. Bisogna capire quando scatta il decreto di sospension­e: «La norma sul punto lascia spazio interpreta­tivo», perché «si deve applicare la legge Severino — ha spiegato Renzi — non a una figura istituzion­ale già in carica, ma a una che deve essere proclamata e deve entrare in carica a tutti gli effetti». Per questo, oltre ad acquisire i pareri, già previsti dalla procedura, del ministro dell’Interno e del titolare degli Affari regionali (lo stesso Renzi, ad interim), il premier ha voluto anche rivolgersi all’Avvocatura dello Stato: «Ho voluto essere ancor più sicuro. Ho chiesto che mi venga indicata la strada più corretta da seguire», ha detto alla conferenza stampa alla fine del Consiglio dei ministri.

I tempi sono stretti: «Non sono certo pareri che durano settimane, si tratta di qualche giorno. Verificher­emo quando dovrà scattare il provvedime­nto di sospension­e. Io sono pronto a firmare quando mi diranno che è il momento di firmare». E poi, certo, «De Luca è libero di presentare il ricorso», come del resto aveva già annunciato quando era candidato alla guida della Campania. In ogni caso, «vogliamo garantire il diritto del consiglio regionale a costituirs­i e il principio per il quale la legge Severino vale per tutti», ha concluso Renzi.

Sono proprio i tempi il nodo principale del caso De Luca. Per il governator­e, la sospension­e scatterà dopo la prima riunione del consiglio regionale. Appuntamen­to che da ieri ha anche un’ora e una data: è stata convocata per lunedì alle 10. Da allora De Luca avrà, da regolament­o, 20 giorni per nominare il vice e la giunta: ma il governator­e dovrebbe già lunedì presentare la squadra. C’è tutto l’interesse a fare presto: dalla convalida comincia l’iter per la sospension­e e il faldone su De Luca partirà dalla Prefettura di Napoli verso Palazzo Chigi, per la firma del decreto di sospension­e. Dovrà quindi essere nominato prima di allora il vice che per 18 mesi svolgerà le funzioni del governator­e e reggerà

A Napoli

la Regione (il nome che più circola è quello del deputato del pd Fulvio Bonavitaco­la).

Intanto, ieri, c’è stato anche un incontro — breve, ma che ha consentito una stretta di mano — tra De Luca e Luigi de Magistris. La cerimonia per il 241° anniversar­io della Guardia di Finanza è stata l’occasione per il faccia a faccia con il sindaco di Napoli, che attende la decisione

La richiesta Il presidente Grasso all’ex sindaco di Salerno: ritiri la querela contro Rosy Bindi La firma Il premier si è rivolto anche all’Avvocatura dello Stato: quando mi diranno di firmare lo farò

del Tribunale di Napoli sul ricorso contro la legge Severino. E, sempre ieri, al governator­e della Campania si è rivolto il presidente del Senato Pietro Grasso: « Quello che vorrei chiedere a Vincenzo De Luca è di ritirare la denuncia contro Rosy Bindi, se l’ha presentata». De Luca aveva annunciato la denuncia contro la presidente della commission­e Antimafia dopo che il suo nome, in campagna elettorale, era comparso nella lista dei candidati «impresenta­bili».

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(Ansa) Il governator­e campano Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ieri durante la cerimonia per il 241esimo anniversar­io della fondazione della Gdf

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